Coronavirus e complotti. Tante persone pensano che la pandemia da Covid-19 in corso sia il risultato di un complotto ordito dai poteri forti. Ma come la pandemia si è estesa, cambiando giorno per giorno, così è cambiato anche il presunto colpevole di turno.
A Gennaio 2020, quando ci furono i primi casi in Cina e poco tempo dopo anche in Iran, era ovvio che dietro ci fossero gli americani. Portavano avanti un grosso programma di guerra biologica da anni, e per i complottisti il COVID-19 è stato rilasciato in Cina e Iran da agenti CIA. In Cina per danneggiare la sua economia e limitarne il crescente potere. In Iran per mettere in ginocchio l’unico potere in Medioriente capace di combattere l’egemonia Americana. Questa teoria è stata rinforzata dal fatto che non ci sono stati casi in Israele – almeno all’ inizio. E il motivo di ciò era ovvio: sarebbero stati già tutti vaccinati prima.
Ma la Cina è riuscita a controllare il virus con solo 4.000 morti, secondo dati ufficiali. E il virus si è propagato verso altri paesi in Asia, in Europa, colpendo prima l’ Italia e poi altri paesi, e alla fine negli USA. A questo punto, la teoria di un complotto Americano non era più sostenibile. Allora è nata la teoria di un complotto Cinese! Secondo la quale con il crollo delle borse in tutto il mondo, gli investitori cinesi avrebbero potuto comprare le azioni delle ditte asiatiche, europee e americane con lo sconto dal 30% al 50%. E stiamo parlando il migliaia di miliardi. Sicuramente saranno loro – secondo la nuova teoria – a comprare anche una gran parte dei titoli che l’ Europa emetterà sui mercati – i cosiddetti Eurobond – per diventarne, così, i padroni. La Cina era anche un candidato ideale perché, essendo il più grande importatore di petrolio e gas del mondo, sarebbe stato il primo beneficiario del crollo del prezzo dell’oro nero. Perciò…erano davvero i cinesi?
O forse dietro c’era l’industria farmaceutica? Secondo gli scienziati non c’è una cura per il Covid-19. Nonostante ciò, le vendite di farmaci per le cure sintomatiche, come il paracetamolo, sono schizzate. E così è stato per i prodotti sanitari, dall’ alcool alle mascherine. E poi, c’è la corsa per il Santo Gral del vaccino. Se dobbiamo vaccinare l’intero mondo, le ditte farmaceutiche faranno soldi a palate! Sono anche loro, in fondo, insieme con una comunità scientifica compromessa – vedasi le accuse mosse da Trump all’OMS – a sminuire e bocciare qualsiasi presunta cura alternativa che non sia proposta dalle stesse industrie farmaceutiche. Cure come quelle basate su acqua calda, miele e limone; oppure sul tè all’Artemisia.
E se non gli USA, la Cina o Big Pharma, forse dietro tutto ciò c’erano i fondi pensionistici. Eh sì, perché con il progressivo prolungamento della vita media, i grossi fondi pensionistici, specialmente quelli privati, si troveranno sempre più in difficoltà. Chiaramente, un virus che colpisse soprattutto gli anziani sarebbe ottimale per la propria salute finanziaria a lungo termine.
Alla fine, è stato tirato in mezzo anche Bill Gates. Il quale, durante un discorso alla conferenza sul virus dell’Ebola in Africa tenutosi cinque anni fa, previde una pandemia che avrebbe costretto tutti i cittadini a indossare dei dispositivi di tracciamento dei loro movimenti e contatti sociali, al fine di prevenire i contagi. L’accusa nei suoi confronti – e di Microsoft – è quella di voler sviluppare i software di gestione dei famosi “braccialetti” a fini commerciali e, quindi, di essere responsabile dell’attuale pandemia. Addirittura, c’è chi lo accusa di volere far impiantare microchip tramite i vaccini a tutta la popolazione mondiale.
Ma con il passare delle settimane stava diventando chiaro che questa pandemia era un affare troppo grosso per essere una cosa studiata a tavolino. Troppo diabolico. Troppi morti e troppi danni economici, sociali e psicologici in tutti i paesi del mondo. Anche nei paesi presunti mandanti. Ma come sfumavano le teorie del complotto, così cominciava la ricerca degli altri responsabili.
Il più fantasioso di questi ultimi era individuato dalla teoria per cui Ie radiazioni dei ripetitori 5G causerebbero alterazioni a livello cellulare, comportando l’indebolimento del sistema immunitario e addirittura facilitando la diffusione del virus nelle comunità. Tra le prove vi sarebbe il fatto che Wuhan, dove il virus è stato per la prima volta identificato, è la città con la più alta concentrazione di ripetitori 5G. Ma in Italia le regioni con il più alto tasso di torri 5G sono Veneto, Umbria, Puglia e non la Lombardia, che è la regione più colpita dal Covid-19. E l’Iran, che pure è stato molto colpito, non ha ancora adottato questa nuova tecnologia. Ma nonostante i fatti, diverse torri 5G sono state sabotate in Inghilterra, nei Paesi Bassi, in Irlanda, Cipro e Belgio.
Altri hanno dato la colpa non tanto a qualcosa o qualcuno di specifico, quanto al nostro stile di vita globalizzato, con decine di milioni di persone in volo da una parte all’altra del mondo; e miliardi di automobili in circolazione ogni giorno. Una vita senza Dio, senza moralità, senza valori, troppo consumistica. Questo stile di vita ha creato, dunque, una ribellione da parte di Gaia – la Madre Terra – che avrebbe così lanciato questo flagello contro un’umanità troppo arrogante e predatoria nei confronti dell’ambiente.
Ma quando arriva il momento di colpevolizzare, perché non prendersela anche con “i vicini di casa” ? Abbiamo accusato la Germania perché non ci ha venduto le mascherine – ma che egoista! A noi che abbiamo dato loro la cultura, la civiltà e l’alfabeto, e l’ opportunità di venire in Italia per godere del nostro bel sole, vino e cibo.
E come sempre, una buona dose di colpa era riservata all’Unione Europea. Perché prima non voleva aiutarci, e poi, una volta convintasi a farlo, non lo avrebbe fatto nel modo che volevamo noi!
E come era prevedibile, i partiti politici non sono stati da meno nell’elargire colpe. Forse, l’uscita più spassosa è stata quella del nostro impavido Salvini che ha parlato della “dittatura degli scienziati”. Bravo Matteo – forse non all’altezza del suo eroe Trump che ha addirittura consigliato di ingoiare o iniettarsi disinfettante – ma di sicuro una buona riuscita.
Ma anche se tutte queste ipotesi di complotti e colpe sono superficiali, ognuna ha un fondo di verità. Di sicuro c’erano crescenti tensioni tra USA e Cina, e ognuno di essi sarebbe avvantaggiato se succedesse qualcosa di brutto all’ altro. Sicuramente Big Pharma ha i suoi interessi. E le conquiste medico-scientifiche hanno prolungato di molto l’età, tanto da far aumentare il numero di anziani, di cui una parte non autosufficienti. Spingendo così molte famiglie ad appoggiarsi alle case di riposo, a volte ridotte a veri e propri lager. Di sicuro il nostro stile di vita è troppo frenetico e consumistico, improntato all’individualismo sfrenato.
Ognuno di questi fattori crea una piccola crepa nel nostro sistema sociale, economico e medico-assistenziale. E poi arriva un fattore nuovo di disturbo, un piccolo virus, il quale riesce per puro caso a creare un collegamento tra le tante piccole crepe. Et voilà, improvvisamente tutto va verso il collasso.
Gli autori
Daud Khan vive tra Pakistan e Italia. Ha studiato alla London School of Economics, l’ università di Oxford e all’ Imperial College of Science and Technology di Londra. Ha lavorato come economista e consigliere per vari paese e per enti come Banca Mondiale e la FAO.
Marcello Caruso è uno scrittore e giornalista indipendente che vive in provincia di Latina.