Diciamo la verità il reddito di cittadinanza non è stata una proposta caldeggiata dai più: molti lo hanno definito sussidio da divano, una spesa e basta per il paese. A difendere la misura per contrastare la povertà il Movimento Cinque Stelle, che ne ha fatto il proprio cavallo di battaglia, anche durante la campagna elettorale. Ora, ai tempi del Covid-19, i grillini tornano a rimarcare l’importanza del reddito di cittadinanza e fanno un’interessante proposta: i beneficiari del sussidio, impiegati come steward nelle spiagge libere. Il loro compito quello di controllare che i bagnanti rispettino le regole, vale a dire il distanziamento sociale e il divieto di assembramento.
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Reddito di cittadinanza: i beneficiari assunti come steward nelle spiagge libere
La prima a sperimentare l’idea proposta dai Cinque Stelle la Liguria, che potrebbe seguire le linee guida che l’Ufficio di presidenza di Anci ha scritto per i Comuni. Ma potrebbe non essere la sola regione: anche perché l’intuizione, chiamiamola così, porterebbe risolvere una serie di problemi. I beneficiari del reddito di cittadinanza, che andrebbero a coprire il ruolo di steward, infatti, avrebbero un bel da fare: dovranno proibire ad esempio anche agli ambulanti di frequentare le spiagge libere. Resta poi la possibilità per i Comuni di far gestire le spiagge libere agli stabilimenti balneari, ma con ingresso gratuito. Unico ritorno economico la facoltà di affittare sdraio e ombrellone. Per evitare assembramenti poi, come spiega ‘FanPage’, il ricorso ad un app che consenta di prenotare un posto per sé e confermare la propria presenza sul litorale in questione.
La prima a sperimentare la proposta la Liguria
Alla Regione Liguria i sindaci hanno chiesto risorse per poter gestire al meglio la nuova situazione. Per ogni ingresso alle spiagge, preferibilmente unico, ci dovrebbero essere operatori che controlleranno l’accesso dei cittadini che hanno prenotato attraverso l’app. In caso di mancato avviso bisognerà consentire alle persone di occupare i restanti spazi liberi. I responsabili dovrebbero comunicare via radio ed è qui che entrerebbero in gioco i percettori del reddito di cittadinanza. Stando ai dati diffusi dal presidente di Anpal, Mimmo Parisi, ad oggi, sono 39.760 le persone che hanno avuto un contratto di lavoro dopo aver ricevuto il reddito di cittadinanza. Parliamo di 11mila individui in più rispetto allo scorso dicembre. leggi anche l’articolo —> Morti coronavirus, i conti non tornano: forte differenza tra dati INPS e Protezione Civile