3 giugno 2020 – Proteste in America. La morte di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso a Minneapolis, in Minnesota, mentre veniva arrestato dalla polizia con violenza, ha suscitato un’ondata di movimenti di malcontento di dimensioni enormi. Un unicum nella storia d’America, che vede spezzato quell’I have a dream, che da sempre ha caratterizzato il paese dai grandi cieli senza nuvole, della libertà individuale, delle pari opportunità. Le manifestazioni contro il razzismo e gli abusi della polizia vanno avanti ormai da una settimana: dal Minnesota, a macchia d’olio, la contestazione si è spostata nelle principali città oltreoceano: Denver, Los Angeles, New York.
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Proteste in America nel nome di George Floyd: le immagini censurate dai notiziari
Le manifestazioni sono state perlopiù pacifiche, ma in alcune metropoli e cittadine ci sono stati violenti scontri. I notiziari di tutto il mondo riportano video di protesta, ma le immagini della polizia che cerca di respingere i cortei, gli incendi di macchine e cassonetti e ancora negozi saccheggiati, in realtà sono molto più crude. Un clima di guerra, che ha spinto alcuni sindaci ad imporre un coprifuoco notturno. Il presidente Trump ha scelto la linea dura e nelle ultime ore ha attaccato il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, colpevole, a detta sua, di aver lasciato New York in mano a ‘delinquenti’, anziché far intervenire la Guardia Nazionale da lui stesso indicata.
«Washington D.C. non ha avuto problemi la scorsa notte Molti arresti. Tutti hanno fatto un grande lavoro. Forza schiacciante. Dominio. Allo stesso modo anche Minneapolis è stata grande», scrive su Twitter il presidente Usa. E intanto il procuratore distrettuale della contea di Fulton, Paul Howard, ha annunciato di aver incriminato sei agenti del dipartimento di polizia di Atlanta per aver usato eccessiva violenza durante l’arresto di due studenti universitari nelle proteste dello scorso sabato. I poliziotti, in questione, sono stati accusati di aggressione aggravata, violenza, percosse e danni alla proprietà.
In migliaia sfidano il coprifuoco: la linea dura di Trump
Il pugno duro del presidente Usa Donald Trump non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Per questo si teme che le proteste delle prossime ore si rivelino ancora più brute. E le immagini choc che mostrano l’impiego di gas lacrimogeni e violenze a titolo gratuito da parte delle forze dell’ordine stanno facendo il giro del web. Istantanee che fanno rabbrividire: vetrine distrutte, automobili in fiamme e feriti in strada. Uno scenario apocalittico. leggi anche l’articolo —> George Floyd ucciso, Usa in fiamme: dilagano le proteste, anche le Star in strada