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Genova, capotreno chiede a passeggera di mettere la mascherina: lei le sputa in faccia

18/06/2020 18:12

“Signora, si deve mettere la mascherina come tutti gli altri. E’ obbligatorio per viaggiare a bordo”. Nonostante il dispositivo di protezione individuale sia entrato prepotentemente nelle abitudini di ognuno di noi, c’è chi ancora rifiuta di indossarlo. Come questa signora in viaggio sul treno regionale 11373 La Spezia-Genova che, dopo i numerosi richiami ricevuti da parte della capotreno, ha ben pensato non solo di insultarla, ma anche di sputarle direttamente in faccia solo per averle chiesto di utilizzarla.

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Genova

Genova, passeggera sputa in faccia alla capotreno

Non indossare la mascherina nei luoghi pubblici, in particolare in quelli chiusi, può portare a una pesante sanzione, oltre che a incorrere nei guai con le forze dell’ordine. Tutto questo però non è interessato alla passeggera che, nonostante i ripetuti richiami ricevuti dalla capotreno, si è rifiutata di portarla come da regolamento. E, addirittura infastidita, ha reagito insultandola e sputandole addosso. E’ accaduto ieri sul treno regionale 11373 proveniente da La Spezia e diretto a Genova. La capotreno, scossa, è scappata dal vagone e ha fatto fermare il treno appena possibile. Successivamente è stata sostituita da un collega anche per permettere agli altri utenti di proseguire il viaggio.

L’episodio, avvenuto nei pressi della stazione di Santa Margherita, è stato denunciato dai sindacati di categoria. Una vera e propria aggressione, dovuta solamente alla richiesta di indossare la mascherina. La capotreno, infatti, stava controllando i biglietti di viaggio quando ha notato che la giovane donna non aveva il dispositivo di protezione. Alla richiesta di metterla, la ragazza è immediatamente scattata e ha iniziato a insultare la capotreno. Poi sono seguiti gli sputi, direttamente sul volto. La dipendente di Trenitalia è rimasta shoccata da quanto accaduto, e la passeggera ovviamente è stata denunciata.

Genova

Regionale La Spezia-Genova,

Purtroppo, non è il primo episodio di violenza che i lavoratori dei trasporti pubblici sono costretti a subire. Proprio per questo motivo i sindacati di categoria sono intervenuti, chiedendo provvedimenti urgenti in tema di sicurezza. “Da tempo il sindacato chiede più personale a terra e a bordo per gestire la situazione delicata che si è venuta a creare, per scongiurare appunto questi fatti”, hanno scritto in una nota i rappresentanti regionali liguri di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl, Ferovieri Fast e Orsa. “Riteniamo tali atti ingiustificati, ma purtroppo sintomo di gravi situazioni di disagio vissuta in questo paese a seguito dell’emergenza sanitaria e anche dello scarso controllo a terra e a bordo treno dovuto per esempio alla mancanza delle squadre antievasione”, hanno aggiunto i rappresentanti dei lavoratori.

La nota si conclude con un appello rivolto a Trenitalia, alla quale si chiede di “intervenire aumentando l’offerta commerciale e attivando tutte le risorse in forza, predisponendo campagne di assunzioni e riattivando il servizio antievasione regionale”. >>Tutte le notizie di UrbanPost

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