Tra gli ultimi sondaggi elettorali disponibili c’è quello realizzato da Monitor Italia, nato dalla collaborazione tra l’Agenzia Dire e l’Istituto Tecnè. Analizzando i numeri della rilevazione, emerge che Giorgia Meloni e il suo partito Fratelli d’Italia sembrano aver messo il piede sull’acceleratore, sorpassando nelle percentuali delle intenzioni di voto il Movimento 5 Stelle, il quale era il terzo in classifica da ormai parecchie settimane.
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Ultimi sondaggi elettorali, le percentuali dei partiti
Ecco le percentuali che i partiti raccoglierebbero se i cittadini domani andassero a votare. Tra parentesi, la differenza rispetto l’ultima rilevazione effettuata il 12 giugno:
- Lega: 25,9% (0,0%)
- Partito Democratico: 19,7% (-0,1%)
- Fratelli d’Italia: 15,9% (+0,4%)
- Movimento 5 Stelle: 14,5% (-0,3%)
- Forza Italia: 8,3% (-0,1%)
- Italia Viva: 3,0% (+0,1%)
- Azione di Calenda: 2,8% (-0,2%)
- La Sinistra: 2,5% (-0,1%)
- Verdi: 2,0% (+0,3%)
- +Europa: 1,6% (-0,2%)
- Altri partiti: 3,8% (+0,2%)
- Astensione/incerti: 43,0% (-0,1%)
Come evidenziano i numeri, la Lega è ancora il primo partito in Italia, sebbene oggi raccolga delle percentuali nettamente inferiori rispetto a quelle che l’hanno contraddistinta prima dell’emergenza Coronavirus. Alle ultime elezioni europee, infatti, il Carroccio aveva superato il 33% dei consensi, mentre oggi continua a gravitare intorno al 25% (per la precisione, 25,9%). Subito dopo lo segue il Partito Democratico, che tuttavia sembra non riuscire ad abbandonare l’atmosfera del 20% e anche questa settimana, perdendo lo 0,1%, si ferma al 19,7%. Non si può dire lo stesso invece di Fratelli d’Italia: con lo 0,4% in più rispetto a sette giorni fa si conquista il terzo posto in classifica superando il Movimento 5 Stelle e raccogliendo ben il 15,9% delle intenzioni di voto. Il M5S, invece, si deve accontentare del 14,5%, visto che questa settimana perde lo 0,3%. Segno negativo anche per Forza Italia di Silvio Berlusconi che, con lo 0,1% in meno, si ferma all’8,3%.
Sulla soglia dello sbarramento, invece, troviamo Italia Viva di Matteo Renzi (3%). Per quanto riguarda i partiti più piccoli, Azione di Calenda segna -0,2% e si blocca al 2,8% dei consensi, e La Sinistra al 2,5%. Conquistano qualcosa i Verdi, che con +0,3% si guadagnano il 2% delle intenzioni. Più Europa, invece, arrancando, perde lo 0,2% e si attesta l’1,6%. Ancora molto alta la percentuale di chi decide di astenersi oppure degli indecisi: 43,0%.
Ultimi sondaggi elettorali, la fiducia nel governo
Gli ultimi sondaggi elettorali realizzati dall’Agenzia Dire e dall’Istituto Tecnè hanno analizzato anche la fiducia degli italiani nel governo. Secondo i dati raccolti, rispetto a sette giorni fa si può dire sia aumentato l’apprezzamento nei confronti del governo Conte-bis, questo anche se rimane più ampia la fetta di coloro che non si fidano del tutto. Più precisamente, se il 28,7% degli italiani si ritiene soddisfatto (+0,3%), il 66,5% (-0,5%) non è disposto a concedere la propria fiducia all’esecutivo. Più o meno stabili invece gli indecisi, che oggi risultano essere il 4,8%. Questo quadro si è delineato a partire dalla fase 2, ovvero dalla fine del lockdown. Il calo delle restrizioni, infatti, ha viaggiato di pari passo con il calo della fiducia nei confronti del governo.
Scenario politico
Burrasca a Palazzo Chigi: gli alleati di governo spingono in direzioni diverse su alcune decisioni fondamentali, e all’orizzonte il Senato sembra essere sempre più in bilico. Oggi pomeriggio, infatti, il presidente del Consiglio si gioca le ultime cartucce per riuscire a trovare un compromesso sull’intervento sull’Iva, ma anche sugli altri nodi che sono stati posti sul tavolo come la questione Alitalia, Aspi, le semplificazioni, i decreti sicurezza e l’ex Ilva. A scuotere di più la maggioranza in vista del vertice, però, è stata sicuramente la discussione e la proposta di Conte sull’Iva. Secondo alcuni economisti ascoltati durante gli Stati Generali, infatti, un taglio all’Iva in questo momento spronerebbe i cittadini a consumare maggiormente. Non tutti però sono d’accordo. Inoltre, un’intesa su Aspi e la modifica dei decreti sicurezza rappresenterebbero un rischio non da poco dal lato dei Cinque Stelle, che ancora una volta passerebbero da una sponda all’altra. >>Tutti i sondaggi politici