L’HuffPost ha incontrato Flavio Briatore nel Principato di Monaco, nel suo nuovo locale Crazy Pizza. Nel corso dell’intervista l’imprenditore ha detto la sua sullo scenario della movida post emergenza Covid. «Chi ha locali come me non ha regole certe, non sa quando riaprire, e se mette la musica arrivano i vigili», ha dichiarato il manager. La situazione è tra le più difficili di sempre, con un governo «che si è dimenticato dei giovani e che non pensa a chi fa libera impresa, a chi produce». Briatore boccia l’attuale esecutivo “anti imprenditori e anti turismo” su tutta la linea: con il lockdown «hanno chiuso tutto indistintamente, anche le attività che sarebbero potute restare aperte evitando gli enormi danni prodotti», ha tuonato il 70enne piemontese.
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Flavio Briatore: «Governo di incapaci, non assumerei in azienda neppure uno dei ministri di Conte»
Non è proprio una situazione rosea quella dell’estate 2020: «Non ci sono certezze, ancora oggi non sappiamo cosa succede in Sardegna, se possiamo aprire, per cui il grosso problema che ha l’imprenditore è questo. Loro (il Governo, ndr) non capiscono che se devi aprire un posto hai bisogno di case per i dipendenti, di fargli i contratti, di tutelare quelli che hanno un posto di lavoro. Io ho molti locali in Sardegna e ancora non so cosa devo fare», ha dichiarato Flavio Briatore. E ancora: «Non sappiamo ancora se si può fare musica, se si può ballare. Assistiamo al controsenso che magari si va al locale in macchina in quattro o in sei e poi lì si deve stare a due metri di distanza l’uno dall’altro: è tutto un casino. Poi c’è il problema del suolo pubblico, per cui noi ad esempio al Twiga di Forte dei Marmi, avendo limitato gli ingressi, la gente sta in coda fuori. I signori al Governo però non vogliono ascoltare chi è del mestiere e che potrebbe spiegargli le cose, perché sono di un’arroganza e di un’ignoranza top, fanno tutto senza pensare alle conseguenze».
«In Italia non sai mai cosa è nero, cosa è bianco e cosa è rosa. Servirebbe una bella Troika»
Le somme si tireranno a settembre: «Ora nessuno può licenziare, ma sarà un autunno molto difficile perché la gente avrà bruciato i risparmi che aveva, con le casse integrazioni anticipate dalle aziende», ha detto l’ex manager della Formula Uno, che poi ha aggiunto: «In Inghilterra, a Montecarlo come in altre Nazioni, sai esattamente cosa puoi e non puoi fare. In Italia non sai mai cosa è nero, cosa è bianco e cosa è rosa. Servirebbe una bella Troika. (…) Beh, almeno ci sarebbe gente che è capace e che sa gestire delle situazioni. Chi ci governa oggi, che intanto ha cambiato la scuola dei figli, ha fatto un upgrade del suo stile di vita, sa che se torna sul mercato guadagna il 100 per cento in meno di quello che prende oggi. Da 20.000 euro circa a zero. Lei assumerebbe uno di questi ministri in qualunque azienda? Io no, anche perché neppure parlano le lingue». Uno scenario spaventoso quello pronosticato da Briatore: «Saremo il Paese delle piccole elemosine, con gli impiegati statali e quelli che prendono il Reddito di cittadinanza contenti che tanto anche in questa situazione lo stipendio gli arriva». leggi anche l’articolo —> Coronavirus, Flavio Briatore: «Decreto paranoico e populista, ho licenziato più di mille persone»