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Coronavirus, Flavio Briatore: «Decreto paranoico e populista, ho licenziato più di mille persone»

19/03/2020 10:44 - Aggiornamento 19/03/2020 10:46

«Questo non è un decreto cura Italia ma è un decreto della vergogna», così, senza troppi giri di parole, l’imprenditore Flavio Briatore si è espresso sulle misure economiche del Governo. In collegamento a Stasera Italia su Rete 4 il manager ci è andato giù pesante: «Conte deve tirare fuori le pa**e, quando vedo quelli che gestiscono il paese mi tocco». L’emergenza coronavirus in Italia è serissima: per Flavio Briatore i 25 miliardi previsti dall’esecutivo sono ‘spiccioli’.

Flavio Briatore

Coronavirus, Flavio Briatore: «Decreto paranoico e populista, ho licenziato più di mille persone»

«La Spagna ne ha messi in conto 100, mentre l’Italia con questo decreto farà a pezzi tutti gli imprenditori, tutte le aziende, tutta la gente che lavora e produce ricchezza», ha spiegato furioso l’imprenditore, noto principalmente per essere stato team manager in Formula 1, prima con la scuderia Benetton e poi con la scuderia Renault. «Se io devo chiudere non perché ho lavorato male ma perché me lo dice lo Stato, il governo deve prendersi carico degli operai che non possono più lavorare. Prenditi carico dei dipendenti, dei contributi, tutto… altro che rinvio dell’iva di 4 giorni», ha detto Briatore, rincarando la dose. Lo ha ripetuto con forza l’ex marito di Elisabetta Gregoraci: «Questo non è un decreto cura Italia ma un decreto della vergogna». Il manager lo ha definito un “decreto paranoico e populista”, testimoniando poi in prima persona gli effetti del Covid-19 sull’economia: «In questi giorni ho licenziato, messo a casa più di mille persone. Questi non si rendono conto di cosa fanno!».

«È una guerra, ma io sono convinto che se stiamo tutti in casa le cose migliorano…»

«Noi la guerra non l’abbiamo vista, abbiamo visto dei filmati ma io dico: meglio essere a casa annoiati che essere intubati», ha proseguito il 69enne, che ha invitato gli spettatori di Stasera Italia a restare in casa. «È una guerra, ma io sono convinto che se stiamo tutti in casa per 15 giorni le cose migliorano, perché il virus non si espande per aria ma per contatto», ha concluso il popolare imprenditore.

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(Profilo Twitter Stasera Italia Video)