«Meno imprenditore e più benefattore», così si definisce in un’intervista al settimanale “Grazia” Lapo Elkann. Il rampollo di casa Agnelli è un uomo nuovo: oggi si occupa della lotta alle dipendenze con la sua fondazione LAPS e ha a cuore le sorti degli Italiani. Durante il periodo del lockdown questi ha riflettuto a lungo, cercando di dare un senso alla propria vita, rimarcando le cose importanti: «Ho selezionato gli amici, ho eliminato tutte le persone negative. Ho ridotto le mie necessità, separandomi da molti oggetti materiali perché ho capito che, per vivere bene sono necessari affetti veri e le cose essenziali».
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Lapo Elkann vende le sue auto di lusso per beneficienza: «Voglio essere una persona onesta»
«Non voglio essere quello che piace agli altri, ma una persona vera e onesta», ha detto Lapo Elkann nell’intervista a ‘Grazia’. «Ho messo in vendita due auto che mi stanno molto a cuore. Modelli unici il cui ricavato saranno destinati a Scelgo Giusto, un progetto di recupero di giovani con problemi di tossicodipendenza e rischio di caduta in substrati criminali, e a Connessione vitale, per contrastare le dipendenze digitali», ha dichiarato l’imprenditore al settimanale. Un impegno sociale il suo frutto di un percorso travagliato, che affonda le sue radici nel passato: «Ero dislessico, iperattivo, poco studioso, ho subito abusi e ho avuto problemi di dipendenze». Insomma oggi Lapo Elkann è più consapevole di ciò che è e delle sue potenzialità.
«Sarebbe bello che questo momento di incertezza fosse un’opportunità̀ per cambiare il nostro approccio alla vita»
Anche sul fronte privato la vita del rampollo di Casa Agnelli è cambiata. Colpo di spugna al passato, agli eccessi e notti brave. Ora Lapo Elkann è innamorato: l’imprenditore ha trascorso la quarantena in Portogallo con la nuova compagna, l’ex pilota di rally Joana Lemos, con cui è stato fotografato dal settimanale Chi. «Questo periodo di isolamento mi fatto meditare sulla mia vita, sui valori e sulle mie frequentazioni». A sentirlo parlare il 42enne sembra veramente un altro: «La pandemia ha accentuato i nazionalismi e ha accresciuto il razzismo e l’intolleranza, nonostante la malattia abbia colpito indistintamente persone di ogni ceto e razza. Se avessimo un progetto unitario al posto di un pensiero regionale e frammentato, forse potremmo essere maggiormente riconosciuti nel mondo. Sarebbe bello che questo momento di incertezza fosse un’opportunità̀ per cambiare il nostro approccio alla vita. In un modo più positivo e disposto ad aiutare il prossimo. Cosa che è già successa sui social, dove tutto quello che era ostentazione non è più un valore», ha dichiarato sempre l’affascinante imprenditore. leggi anche l’articolo —> Lapo Elkann, Coronavirus: «Mio nonno avrebbe fatto molto meglio di questa politica»