Gianrico Tedeschi è morto la notte scorsa, 27 luglio 2020, nella sua casa di Crabbia di Pettenasco, sul lago d’Orta. Attore teatrale e televisivo insieme raffinato e popolare, apprezzatissimo intrattenitore negli anni dei grandi varietà e volto noto al grande pubblico anche grazie a Carosello. Aveva compiuto 100 anni il 20 aprile scorso, ricevendo per l’occasione un messaggio di auguri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’attore è passato alla storia per il suo incredibile talento. Appassionato delle opere di Pirandello, ha scoperto l’arte della recitazione in un lager ai tempi del fascismo.
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Gianrico Tedeschi: i primi anni
Studente alla facoltà di Magistero della Cattolica di Milano, durante la seconda guerra mondiale fu chiamato alle armi come ufficiale e partecipò alla campagna di Grecia. Fatto prigioniero dopo l’armistizio, venne internato nei campi di Beniaminovo, Sandbostel e Wietzendorf. Nella prigionia conobbe un altro internato destinato a diventare celebre, Giovannino Guareschi. A Sandbostel recitò per la prima volta nella parte di Enrico IV nell’omonima opera di Pirandello. Così Gianrico Tedeschi si è avvicinato al teatro e ha scoperto il suo talento. Una volta conclusa la guerra, si è diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma. Ebbe anche il suo debutto teatrale sotto la guida di Giorgio Strehler.
Negli anni successivi recitò in varie compagnie e in diversi teatri, tra i quali lo Stabile di Roma, cimentandosi anche nella rivista e nella commedia musicale. Nel 1950 è Feste ne La dodicesima notte di William Shakespeare, per la regia di Orazio Costa, con attori come Giorgio De Lullo, Camillo Pilotto, Salvo Randone, Nino Manfredi, Rossella Falk e Anna Proclemer, al Castello di San Giusto per il Teatro Verdi (Trieste).
I tantissimi successi
Attore di grande versatilità e di peculiare umorismo, fu uno dei protagonisti della prosa televisiva, ma offrì prove brillanti anche nello spettacolo legger. Nel 1961 affiancò Bice Valori e Lina Volonghi nel varietà di Falqui ‘Eva ed iò e nel 1977 partecipò a ‘Bambole, non c’è una lirà. Prese parte anche ai grandi sceneggiati della Rai, interpretando, tra gli altri, personaggi come Marmelßdov in ‘Delitto e castigo’ (1963), Sorin ne ‘Il gabbiano’ (1969) e Paolino in ‘Demetrio Pianelli’ (1963).
Tutti lo ricordano anche per essere uno dei protagonisti assidui di Carosello. Sempre negli anni settanta interpretò inoltre, a teatro, Il cardinale Lambertini. Nella stagione 1972-73 partecipò anche alla trasmissione radiofonica Gran varietà, condotta da Raffaella Carrà, nel ruolo del Conversevole della Domenica, un oratore che si esprime in un linguaggio ricercato per un pubblico che lo comprende solo a tratti.
L’ultimo periodo
Gianrico Tedeschi ha continuato a recitare quasi fino alla fine. Nel 2011, a 91 anni, lo sceglie il grande Ronconi per La compagnia degli uomini nella casa del Piccolo, è un altro momento storico. Una carriera ricca di momenti storici memorabili. La sua dipartita lascia un grande buco nel cuore dei suoi tantissimi ammiratori. >> Chi era Marsha P. Johnson celebrata oggi dal doodle di Google