Controlli a tappeto e più rigore agli ingressi nei locali e negli esercizi pubblici, con sanzioni fino al massimo previsto per i trasgressori. E ancora misure sanitarie speciali per cercare di contrastare la diffusione del Coronavirus tra i migranti sbarcati in Sicilia. Sono soltanto alcune delle disposizioni contenute nell’ordinanza firmata ieri, domenica 9 agosto 2020, dal presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo la pubblicazione dell’ultimo decreto del premier Conte.
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Coronavirus Sicilia, Musumeci firma ordinanza: controlli a tappeto e blocco per le tendopoli
L’aumento della curva dei contagi in Italia ha spinto il governatore Nello Musumeci a correre ai ripari per limitare un’impennata del numero dei positivi nelle prossime settimane. Il presidente della Sicilia ha firmato così una nuova ordinanza, che non solo limita le libertà fin qui concesse ai cittadini, ma pone anche ulteriori restrizioni per chi sbarca in Sicilia. Nelle discoteche e negli esercizi pubblici sono vietati gli eventi al chiuso; per quelli all’aperto, invece, si dovrà continuare a far riferimento alle linee guida del Dpcm.
Stretta poi sui migranti: niente tendopoli e in caso di altre strutture è necessaria la preventiva idoneità dell’Asp provinciale. Nell’ordinanza emanata viene anche disposto l’obbligo del tampone su ogni migrante sbarcato. “La dura misura tiene conto dell’elevata incidenza dei soggetti positivi al coronavirus tra le persone sbarcate nel territorio siciliano che è determinata, in larga parte, dalla promiscuità dei luoghi di partenza e di accoglienza, con l’effetto di un rapporto proporzionale assai superiore alla media regionale tra il numero complessivo dei soggetti interessati e quelli risultati positivi”, si legge nel documento.
«Non è tollerabile che si faccia quasi finta di nulla»
Nello Musumeci ci va coi piedi di piombo: è prevista nell’ordinanza un’adeguata profilassi sanitaria con visita medica di tutti i soggetti interessati. I luoghi destinati alla quarantena dei migranti, come dicevamo, saranno definiti solo dopo il parere dell’autorità sanitaria, che dovrà accertarne la conformità. Già da tre mesi il governatore ha invitato il governo a riguardare la politica migratoria. «Conte e l’Europa hanno tradito l’Italia e la Sicilia», aveva detto qualche giorno fa Musumeci. «Oggi è facile dire che c’è una emergenza in Sicilia. Ma bisognerebbe anche avere l’onestà di riconoscere che il governo nazionale non ha previsto per tempo alcun piano», aveva sottolineato il presidente. E ancora: «Capisco la pandemia e comprendo le difficoltà economiche ma non è tollerabile che si faccia quasi finta di nulla».
Sull’ordinanza di Musumeci si è espresso anche il capogruppo della Lega Igor Gelarda: «Con il blocco delle tendopoli per l’accoglienza dei migranti, dove il rispetto dei protocolli sanitari è pressoché impossibile, e con l’obbligo di sottoporre al parere delle Asp siciliane la strutturazione di nuovi centri di accoglienza per la quarantena, Musumeci ha posto un freno all’incoscienza del Governo nazionale. Un governo che sembra aver scambiato l’Isola per una colonia».
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