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Coronavirus Italia, Crisanti: «Sottoporre al tampone tutti gli stranieri»

08/08/2020 08:03 - Aggiornamento 08/08/2020 08:06

«Certo i casi aumenteranno ancora, ma non rischieremo un nuovo lockdown», è questa la previsione di Andrea Crisanti, responsabile del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, che ha rilasciato un’intervista a ‘La Stampa’. A detta sua non dovremmo affatto preoccuparci dei 402 casi registrati ieri, venerdì 7 agosto 2020, a fronte dei 159 del giorno avanti. «Il quadro di questi giorni fa parte della dinamica epidemiologica di questo momento. Penso che quelli di ieri siano numeri che rientrano nella dimensione dell’epidemia a livello mondiale. In più, in Italia non siamo mai arrivati a zero contagi per cui non dobbiamo essere troppo sorpresi da questi numeri», ha dichiarato il virologo.

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Crisanti

Coronavirus Italia, il virologo Crisanti: «Sottoporre al tampone tutti gli stranieri»

Il professor Crisanti, riferendosi al crescente numero dei nuovi positivi, ha sottolineato: «A una analisi più approfondita, poi, emerge che questi nuovi contagi sono casi importati da altri paesi, focolai da rientro che sono una minaccia vera e propria. E per i quali vanno presi dei provvedimenti». Di che tipo? «Per esempio sul modello di quello che stanno facendo in Germania e che io ho consigliato molto tempo fa. Di ogni viaggiatore si ricostruisce l’itinerario, lo si sottopone a tampone e poi lo si mette in isolamento. E un lavoro enorme, molto faticoso, ma necessario. Credo che anche noi arriveremo a elaborare un piano del genere per chi arriva da fuori dell’Italia», ha dichiarato il virologo. E ancora: «Quella italiana è una situazione sotto controllo, tutti i focolai presenti sul nostro territorio vengono oggi gestiti in modo corretto, puntando al contenimento e facendoli estinguere nell’arco di pochi giorni. (…) Non dimentichiamo però che l’Italia, in una situazione in cui non erano presenti farmaci e soprattutto senza vaccini, è stata la prima nazione a scoprire quale fosse il modo giusto di testare i contatti, per cui mi sento di dire che stiamo facendo le cose giuste. Soprattutto ora che il ‘Modello Veneto’ viene applicato su scala nazionale». 

Crisanti

«I virus non si indeboliscono nè si rafforzano, semplicemente si selezionano»

A proposito del comportamento dei giovani Crisanti ha dichiarato: «È indubbio che il virus sfrutti il comportamento sociale degli individui come abbiamo avuto modo di vedere nei mesi scorsi. Ma trovo curioso questo scaricabarile fatto sui giovani: in fondo, siamo noi che abbiamo dato a loro insegnamenti e messaggi che, forse, in alcuni momenti sono stati anche sbagliati. Per cui ce ne dobbiamo assumere la responsabilità». A differenza del professor Zangrillo, il virologo ritiene che sia opportuno mantenere alta la guardia: «La scienza dice una cosa molto chiara e indiscutibile. E cioè che i virus non si indeboliscono nè si rafforzano, semplicemente si selezionano. Al momento non ci sono elementi per dire nè che il Covid si sia evoluto nè in che modo. (…) Il virus non è affatto sparito», ha concluso il virologo. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus, virologo Palù: «Destinato a durare… Il sospetto che non sia naturale non è eresia»