Una delle cose che ci portiamo dietro dalla fine del lockdown è la nascita de “Le bimbe di Conte”, fanclub virtuale dedicato al presidente del Consiglio. Una comunità numerosa che si riunisce praticamente ogni giorno per tessere le lodi non solo intellettuali del premier e fantasticare sull’ars amatoria dell’avvocato del popolo. Un crescendo se vogliamo: dall’apertura della crisi di governo da parte del leader della Lega Salvini con relativo discorso a muso duro a quelle dichiarazioni da film “Questo governo non lavora col favore delle tenebre” indirizzate all’opposizione. Giuseppe Conte non ha fatto altro in questi mesi che guadagnare punti e acquisire sempre più consensi. Piace ed è inutile negarlo, soprattutto alle donne e agli omosessuali, che trovano irresistibile il suo look da perfetto gentleman e i modi di fare garbati.
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Le bimbe di Conte, l’incontro col premier in una spiaggia naturista: “Spalle larghe e muscolose”
Giuseppe Conte fa impazzire non solo per il suo agire politico (che alcuni trovano insopportabile), per la sua dura reazione all’emergenza Covid, ma soprattutto per i suoi capelli lisci (del taglio si occuperebbe il premier stesso) e le sue cravatte dalle fantasie infinite. Eh già, pensavate che soltanto l’universo e la stupidità umana fossero infinite, invece potete aggiungere tranquillamente anche le cravatte variopinte del presidente del consiglio: rosa, viola, fucsia, blu. Elettrico e opaco. Per non parlare delle pochette, quelle a tre o a quattro punte, che tanto infastidisce il direttore di ‘Libero Quotidiano’ Vittorio Feltri, che ospite a ‘Dritto e Rovescio’ tempo fa aveva detto con la solita classe che lo contraddistingue: «La pochette va messa a capocchia. Fa un po’ il fighetto». Ma la verità è che Conte piace in tutte le salse: col vestito da sartoria, col maglioncino a girocollo, con la camicia dalle maniche risvoltate e persino col costume celeste da grandi magazzini. Non è una constatazione mia: lo provano le centinaia di adesioni al gruppo “Le bimbe di Conte” e i commenti spudorati di decine di utenti.
“Non mi dare del lei, honey, dammi del tu e conosciamoci meglio, ti va?”, le fantasie delle ammiratrici di Conte
Su “Il Giornale”, Massimiliano Parente ha messo insieme una raccolta dei racconti a sfondo erotico che queste anonime ammiratrici e ammiratori hanno scritto in onore di Giuseppe Conte. Si tratta di raccontini che si collocano a metà strada tra “50 sfumature di grigio” (anzi, “50 sfumature di decreto”, come il titolo di uno di questi capolavori trash) e il recente film polacco “365 giorni”. Ci limitiamo a riportare uno, lo stesso che ha ricondiviso “Libero” qualche ora fa: “Era una giornata come tutte le altre. Una caldissima giornata d’agosto. Mi ritrovai per caso su una spiaggia nudista, pensavo fosse una spiaggia come tante altre. Stavo per andarmene quando lo vidi. Era una visione celestiale. Vidi le sue spalle larghe e muscolose. Mio Dio ma è Giuseppe Conte, il Presidente del Consiglio”. Pensate un po’ che fantasie. “Non mi dare del lei, honey, dammi del tu e conosciamoci meglio, ti va? disse lui. Mi aveva chiamata honey. Arrossii ancora di più, e lui lo notò”. Immagini impressionistiche che E. L. James levati proprio. Chissà che succederà nel caso di una seconda ondata, lo scopriremo solo vivendo. Preparate i pop corn! Leggi anche l’articolo —> Matteo Salvini a lezione di stile da Conte? Su Instagram una clamorosa sorpresa