Il 18 settembre di 169 anni fa usciva il primo numero del New York Times, il giornale più autorevole degli Stati Uniti. A dare inizio all’avventura editoriale, che ha cambiato la storia dell’informazione americana e non solo, Henry Raymond, che è rimasto in carica come direttore fino al 1869. In realtà quando apparve per la prima volta in edicola, il NYT recava il nome di “The New York Daily Times” ed era un semplice newspaper dedicato alle vicende della Grande Mela. Soltanto sei anni più tardi il New York Times assunse la dicitura con cui lo conosciamo noi oggi: fu espunto “Daily” e cominciò ad occuparsi non solo di notizie locali. Nel 1896 il NYT, soprannominato con affetto dai lettori ‘La vecchia Signora in grigio’, venne acquistato da A.S. Ochs, che ne fece uno dei più diffusi quotidiani statunitensi, di impostazione progressista.
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New York Times storia: il 18 settembre del 1851 usciva il primo numero
Fin dal primo numero il New York Times non ha fatto mistero del suo orientamento politico, dichiarandosi sostenitore dell’area liberal del Paese. Nel 1860, durante le elezioni presidenziali, ha appoggiato il candidato repubblicano Abramo Lincoln. Nel 1940 il NYT sostenne il candidato repubblicano W. L. Willikie, che perse contro Roosevelt. Tra gli altri: John Kerry che nel 2004 venne sconfitto da George W. Bush; nel 2008 e 2012 Barack Obama che ebbe la meglio prima con John McCain, poi con Mitt Romney; infine nel 2016 Hillary Clinton, a cui l’elettorato preferì l’attuale presidente Usa Donald Trump. Una storia leggendaria quella del New York Times, che è stato il primo giornale della Grande Mela a meritarsi un edificio costruito appositamente per ospitarlo e che finì per dare nome a quella che è ancora oggi una delle piazze più famose della metropoli: Times Square. Nel 2007 la sede della Redazione si spostò in un grattacielo di 52 piani, che porta la firma dell’architetto italiano Renzo Piano, chiamato “New York Times Building”.
Il giornale con più Premi Pulitzer: tra i più letti al mondo
Al Times, fin dall’anno di apertura, hanno lavorato i migliori giornalisti d’America. Non a caso il famoso newspaper si è aggiudicato ben 101 Premi Pulitzer. Tra i tanti quello a Nicholas D. Kristof per gli articoli che hanno portato all’attenzione del mondo il genocidio in atto nel conflitto del Darfur; o quello di Andrea Elliott per gli scritti sull’immigrazione negli USA. Dal 1851 ad oggi le sue prime pagine hanno ovviamente mostrato una notevole evoluzione: via via si è data maggiore importanza alle immagini. La prima è comparsa nel 1910; del 1997 invece la presenza del colore.
Ma il New York Times non è soltanto carta: ha avuto una presenza significativa sul Web fin dal 1995. Oggi il suo sito è uno dei più visitati al mondo: parliamo nel complesso di 1.865.318 copie al giorno. Dal 14 settembre del 2007 la piattaforma dispone anche di un immenso archivio. Tra le novità più recenti la collaborazione con CNBC per la condivisione di contenuti nelle aree “economia” e “tecnologia”, l’applicazione per iPhone (uscita nel luglio 2008), la partecipazione con LinkedIn e il lancio di ‘TimesPeople’. In questi anni anche il noto giornale americano ha avuto problemi economici. Nel 2011 è arriva la drastica decisione di far pagare anche l’edizione web: i lettori hanno al massimo 20 articoli free al mese, superato il tetto di questi è necessario abbonarsi. Leggi anche l’articolo —> Terry Fox, la storia dell’atleta che attraversò il Canada con una gamba sola: il ricordo nel doodle di Google