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Giorgia Meloni chiede che la maternità surrogata diventi un “reato universale” anche all’estero

24/09/2020 10:34

Utero in affitto come reato universale: la proposta di legge di Giorgia Meloni ha iniziato l’iter parlamentare all camera dei deputati. La presidente di Fratelli d’Italia lo ha fatto sapere tramite i suoi canali social, spiegando che avevano “presentato questa proposta nel 2018, ed era rimasta chiusa nei cassetti di Montecitorio, ma finalmente ora prende il via la sua discussione”. Meloni è, appunto, la prima firmataria: “La maternità surrogata è la forma di schiavitù del terzo millennio, che umilia il corpo delle donne e trasforma i bambini in una merce”, ha aggiunto per dare forza alla sua proposta.

>>Leggi anche: Legge elettorale, la maggioranza non trova l’accordo e si allungano (di nuovo) i tempi

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni e la proposta di legge sull’utero in affitto

Con una terminologia abbastanza discutibile e dispregiativa, per utero in affitto si intende la maternità surrogata. Si tratta della situazione in cui una donna accetta di portare avanti una gravidanza per conto di una persona o di una coppia sterile. Alle volte la madre naturale è direttamente lei, altre invece porta in grembo il figlio di due diversi genitori naturali. In alcuni casi, la donna che si rende disponibile riceve un compenso economico, ma non è sempre così. Esistono infatti le “maternità altruistiche”: in questo caso si tratta di un gesto di volontariato. In Italia la legge ha esplicitamente vietato la maternità surrogata, ma non viene impedito ai cittadini di recarsi all’estero e di ottenere un figlio in questo modo. Sono presenti su internet, infatti, delle vere e proprie agenzie specializzate che cercano di fornire assistenza medica e legale alle coppie o ai single che vorrebbero diventare genitori.

Tutto questo, crea un dibattito lecito. Da una parte, infatti, c’è chi sostiene che la maternità surrogata sia una violazione della donna e una mercificazione del corpo. Dall’altra, invece, c’è chi ritiene che sia semplicemente l’applicazione di una libera scelta. E’ chiaro quale sia l’ala di Giorgia Meloni. Visto che ritiene questa pratica “la forza di schiavitù del terzo millennio, che umilia il corpo delle donne e trasforma i bambini in merce“.

https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/posts/10158609617722645

Giorgia Meloni: “La maternità surrogata è la forma di schiavitù del terzo millennio”

Per annunciare l’inizio dell’iter parlamentare della sua proposta di legge, Giorgia Meloni ha pubblicato un post su Facebook e lo ha accompagnato da un immagine. “Inizia alla Camera l’esame delle proposta di legge di Fratelli d’Italia per rendere l’utero in affitto reato universale”. E poi la fotografia di un bambino, che alza il braccio di fronte agli occhi per coprirli. Sul braccio si vede segnato un codice a barre. Come a simboleggiare la vendita del bambino. 

“Mi auguro che tutte le forze politiche, al di là degli schieramenti e delle posizioni, vogliano condividere con noi questa battaglia di civiltà”, si legge poi ancora nel post. La proposta, nel concreto, vorrebbe modificare il comma 6 dell’articolo 12 della legge n. 40 del 19 febbraio 2004. Secondo la richiesta di Fratelli d’Italia, bisognerebbe aggiungere la seguente dicitura: “Le pene stabilite dal presente comma si applicano anche se il fatto è commesso all’estero”. Insomma: non può essere fatto in Italia e non deve essere permesso farlo all’estero. Il comma a cui aggiungere questa parte relativa all’applicazione anche all’estero recita: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.

Una proposta molto simile era stata presentata anche da Mara Carfagna. In questo caso, però, la dicitura da aggiungere sarebbe: “Il reato di surrogazione di maternità è perseguibile anche quando è commesso in territorio estero da un cittadino italiano”. >>Tutte le notizie di UrbanPost

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