Vanessa Incontrada posa con niente addosso: l’attrice spagnola icona di genuina bellezza e paladina della lotta contro il body shaming, di cui è stata vittima qualche anno fa. «Nessuno ti può giudicare», si legge sulla copertina della nota rivista che la rappresenta come mamma l’ha fatta.
Vanessa Incontrada si mostra così com’è, al naturale
Da anni ormai il problema del bullismo affligge la nostra società, incluse le star dello spettacolo. Bersagliate sui social se troppo in carne, se eccessivamente magre, se con troppe rughe sul viso e chi più ne ha più ne metta. Schernite pubblicamente per la loro fisicità. La stessa Incontrada anni fa fu aspramente criticata perché durante la gravidanza ingrassò di qualche chilo e dopo la nascita del figlio Isal quei chiletti non se ne andarono più via. L’attrice soffrì molto per gli attacchi gratuiti alla sua persona e, dando grande prova caratteriale, riuscì poi a farsi scivolare addosso le critiche.
«Questa copertina è il momento più bello degli ultimi anni», racconta sul numero di Vanity Fair in edicola dal 30 settembre la bella Vanessa, che ha avuto il coraggio di mostrarsi come mamma l’ha fatta. «È il punto d’arrivo che vede il mio corpo diventare un messaggio per tutte le donne (e per tutti gli uomini): dobbiamo tutti affrontare, capire e celebrare una nuova bellezza».
Vanity Fair sceglie Vanessa Incontrada per combattere il body shaming
Quella che promuove è una bellezza più inclusiva, atta a combattere ogni forma di bullismo contro il corpo e le sue forme. «Nessuno ti può giudicare» è il messaggio che la rivista veicolerà con un video-monologo scritto dall’attrice (vedi il link sotto da Instagram @vanessaincontrada) promosso anche attraverso una serie di incontri, dibattiti e interviste sui propri canali social e sui sito vanityfair.it.
«Abbiamo voluto questa copertina e abbiamo chiesto a Vanessa Incontrada di posare nuda per noi per riflettere sul tema della Body Positivity e sulle implicazioni del concetto classico di bellezza sulle nostre vite», ha fatto sapere il direttore di Vanity Fair, Simone Marchetti.
«Nessuno ti può giudicare»
«La questione è complicata, vede il corpo delle donne in prima linea e annovera tutto quello che ci è stato insegnato con libri, spot, film, moda, cartoni animati e condizionamenti sociali, culturali e famigliari dagli anni Cinquanta a oggi. In fatto di bellezza, oggi sta succedendo quello che è successo alla terra dopo la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo: là dove si pensava finisse il mondo, ne è iniziato un altro. E là dove si pensava finisse la bellezza forse e finalmente ne sta sorgendo una tutta nuova».
Nasce un nuovo concetto di bellezza ‘inclusiva’
Vanessa Incontrada è testimone in prima persona del body shaming. E racconta la sua esperienza: «Nel 2008 ho avuto mio figlio Isal. La maternità, come per altro succede a tutte le donne, trasforma il tuo corpo. E il mio si trasformò molto. Partirono le critiche. Critiche feroci. Critiche crudeli. Si dice sempre, che i peggiori attacchi arrivino da chi conosci. Io non la penso così: le parole che mi ferirono di più arrivarono da chi non conoscevo. Ero delusa, ferita e disorientata: ma perché essere così cattivi?».
Poi il passo avanti e l’accettazione di sé: «A volte prendi peso, altre lo perdi. Un mese sei in dieta e vuoi perdere quei tre chili, un altro ti senti a posto con te stessa. Siamo donne, il nostro corpo funziona così. È naturale, va accettato e va soprattutto rispettato. Nessuno ti può né ti deve giudicare». Oggi la bella Vanessa è una dona nuova: «Ho finalmente capito che la battaglia del corpo non riguardava più me ma tutte le donne. E che se potevo mettere a disposizione di altre la mia esperienza, be’ era arrivato il momento di farlo». Potrebbe interessarti anche —> Marina La Rosa ferocemente attaccata su Instagram: «Invecchiata veramente male!»