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Coronavirus, Crisanti: «Lockdown a Natale? È nell’ordine delle cose»

14/10/2020 16:10 - Aggiornamento 14/10/2020 16:19

«Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo». A dirlo il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti, ospite di Studio 24. L’esperto si è trovato a parlare della Gran Bretagna che ha deciso di far coincidere il periodo del lockdown con quello delle vacanze scolastiche.

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Crisanti

Coronavirus, Crisanti (virologo): «Lockdown a Natale? È nell’ordine delle cose»

«L’impatto che le misure adottate dal Governo avranno, lo sapremo tra un paio di settimane. Sono misure di buonsenso che hanno un impatto sulla qualità della vita, penso che dovremmo invece concentrarci sulla capacità che abbiamo di bloccare la trasmissione del virus sul territorio», ha precisato Andrea Crisanti, seriamente preoccupato per l’aumento dei contagi in Italia. «In Veneto abbiamo avuto 366 casi e 360 isolamenti, ogni caso genera almeno 10-15 contatti quindi avremmo din isolamento almeno 5mila persone», ha chiarito il virologo. Il sistema italiano al collasso? «Via via che i casi sono aumentati – ha detto ospite di Studio24 (RaiNews24) – la capacità di contact tracing e fare tamponi diminuisce e si entra in un circolo vizioso che fa aumentare la trasmissione del virus. Più che misure sui comportamenti occorre bloccare il virus: tra 15 giorni non non vorrei trovarmi a discutere di 10-12mila casi al giorno», ha concluso Crisanti.

riapertura scuole crisanti

Roberto Speranza: «Siamo in un cambio di fase sul piano epidemiologico»

Il ministro della Salute, Roberto Speranza dal canto suo ha rimarcato: «Siamo in un cambio di fase sul piano epidemiologico. Dopo i mesi estivi e dopo la fase che dal 4 di maggio in poi ci ha portato ad un lento e graduale allentamento delle misure che avevano contraddistinto i mesi più difficili, da ormai 10 settimane c’è una tendenza della curva alla risalita ed è una tendenza europea non solo italiana. L’Italia ha numeri che, seppur in crescita significativa, sono distanti da altri importantissimi Paesi europei». Poi il politico ha alzato il tiro: «Sarebbe un’illusione però pensare che i problemi degli altri sono solo degli altri. Penso che ci sia un grande tema europeo della ripresa della circolazione del virus che ci richiama tutti ad una necessità di alzare il livello di attenzione e di guardia. Questo va fatto con le misure del Governo e delle Regioni e con il comportamento dei cittadini, che è vera chiave per portarci fuori». Leggi anche l’articolo —> Coronavirus Italia ultime notizie, nodo scuola e trasporti pubblici: quello che la tv non dice

 

 

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