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Coronavirus Italia ultime notizie, nodo scuola e trasporti pubblici: quello che la tv non dice

14/10/2020 09:45 - Aggiornamento 14/10/2020 09:53

Coronavirus Italia Ultime Notizie – Mercoledì 14 ottobre 2020. Siamo nel pieno della seconda ondata? Inutile creare allarmismi, purtroppo però il trend negativo continua salire. Sono 5.901 i contagi da Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore, a fronte di 112.544 tamponi. Aumenta il numero dei ricoveri complessivi (255 in più rispetto a ieri, 5.076 in tutto) e delle persone in terapia intensiva (62 in più di ieri per un totale di 514). 41 i morti “per” e “con” Covid, secondo l’ultimo bollettino diramato nella tarda serata di ieri, martedì 13 ottobre. Firmato dal premier Giuseppe Conte il nuovo Dpcm con rigide misure: stretta sulla movida, stop a gite scolastiche e sospensione della attività sportive amatoriali come il calcetto. La quarantena scende a 10 giorni.

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Coronavirus Italia ultime notizie, nodo scuola e trasporti pubblici: quello che la tv non dice

«Dai nostri comportamenti dipende l’esito finale della partita», ha dichiarato la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, intervenendo ad “Agorà” su Rai3. «C’è un tempo per ogni cosa. Oggi non è il tempo di feste, cene, assembramenti e di ritrovarsi con gli amici. È un piccolo sacrificio che serve innanzitutto a noi stessi, non lo fai per volontariato ma lo fai per tutelare te stesso, i tuoi cari e anche la comunità», ha sottolineato 64enne, che poi ha rimarcato il nodo dei trasporti: «Credo che debba esserci uno sforzo in più delle amministrazioni locali e delle Regioni per trovare un’altra soluzione che non penalizzi chi sta mezz’ora assembrato in un mezzo di trasporto. Non puoi chiedere di rinunciare alla festa di matrimonio e poi esporli a un rischio. Bisogna trovare un’altra soluzione: serve comprare più mezzi? Lo si faccia». Problematica affrontata anche da Melania Rizzoli, ex deputato di Forza Italia, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro nella giunta lombarda di Attilio Fontana, in un’intervista all’HuffPost: «A Milano i contagi crescono, ma siamo la Regione che fa più tamponi. I rischi maggiori non vengono dalla scuola bensì da trasporti e movida». 

Ed effettivamente basta prendere la metropolitana a Roma o recarsi alla Stazione Centrale di Milano per capire che sui mezzi pubblici non c’è il rispetto della distanza. E non perché la gente non voglia: bensì perché le corse degli autobus e metro non sono così ravvicinate. Così pur di non far tardi a scuola e al lavoro ragazzi e adulti preferiscono rischiare, ammassati uno all’altro, come se il Coronavirus non ci fosse.

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Speranza: «Trasporti pubblici? Dobbiamo lavorare su due ambiti: smart working e differenziazione degli orari»

E sul tema dei trasporti pubblici è intervenuto anche il ministro della Salute Roberto Speranza in audizione davanti alla Commissione Infanzia: «Oggi c’è una riunione e si dovranno trovare delle soluzioni. Secondo me dobbiamo provare a lavorare su due ambiti: uno è quello di favorire la possibilità di rafforzamento dello smart working che in questa fase andrebbe ulteriormente incrementata. La seconda strada è quella di incentivare ancora di più la differenziazione degli orari di ingresso nelle scuole e negli uffici pubblici. Io partirei da queste due strade». 

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Coronavirus Italia ultime news, Azzolina: «I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola e ci devono rimanere»

Altro grande nodo da sciogliere: la scuola. In tutta Italia si moltiplicano i casi di positività tra personale scolastico, insegnanti e studenti. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina però si oppone al ritorno alla didattica a distanza: «I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola. E ci devono rimanere. Anche per quelli più grandi la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare altrove», ha detto all’ANSA la politica grillina. «I numeri e le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità ci confermano che i contagi non avvengono dentro le scuole. L’attenzione deve essere invece orientata fuori, alle attività extrascolastiche, come ribadiamo da tempo». Dello stesso avviso Speranza ospite alla trasmissione “Di Martedì” su La 7: «I giovani hanno pagato un prezzo enorme con la chiusura di scuole e università e ora dobbiamo provare ad alzare la soglia di attenzione. Chiudere è la scelta più difficile». Leggi anche l’articolo —> Covid, Melania Rizzoli: «Rischi maggiori non vengono da scuola, ma da trasporti e movida»