Vai al contenuto

Il giurista Baldassarre: «Dcpm su feste private ridicolo, Conte vuol impaurire come Salvini»

13/10/2020 18:33

Nuovo Dcpm Conte, interviene anche il giurista Antonio Baldassarre, ex presidente della Corte Costituzionale, secondo cui le raccomandazioni contenute nel decreto firmato dal premier e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sono “inutili e ridicole”. Il duro attacco del costituzionalista è stato raccolto dall’agenzia Adnkronos che con Conte ci è andato giù davvero pesante. Per Baldassarre le norme contenute nel nuovo Dcpm “manifestano una mentalità deviata che fa un uso politico della pandemia. Come Salvini ha usato i migranti per impaurire l’opinione pubblica – ha aggiunto il giurista – ora l’attuale maggioranza usa il covid per terrorizzare i cittadini”.

>> Dpcm ottobre 2020 retroscena, Conte furioso con Speranza: «Né necessario né utile»

nuovo dcpm conte

Nuovo Dcpm Conte, Baldassarre: “Quando si vuol comandare troppo si rischia la comicità”

E’ “fortemente raccomandato evitare feste e di ricevere persone non conviventi”, in numero “superiore a 6”, si legge tra l’altro nel Dpcm. Baldassarre commenta: “Se la raccomandazione è un consiglio non è incostituzionale, ma se ha una rilevanza giuridica, cioè può diventare un elemento di valutazione in una contestazione di fronte a un giudice, allora lo è, perché fa entrare in gioco il nucleo più intimo della sfera privata e tutti gli articoli che la proteggono: 13, 14, 15 , 21…”.

L’ex presidente della Consulta afferma: “Quando si vuole comandare troppo, dirigere troppo con precetti così specifici e dettagliati si rischia la comicità. E questo è evidente. Basti vedere l’incomprensibile distinzione nel Decreto tra chi corre e chi cammina per strada: io salgo a passo veloce e scendo di corsa. Quindi? Le chiusure dei locali poi sono prive di ratio, senso e fondamento giuridico. Se non c’è l’illecito dell’assembramento perché limitare?”.

Le “raccomandazioni” che possono incentivare comportamenti delatori

E se le raccomandazioni incentiveranno comportamenti delatori? “Le forze dell’ordine chiamate in causa dovrebbero replicare: ‘fatti loro’ ed ignorare – risponde il costituzionalista – Ma se si ritiene possano intervenire la cosa cambia. Questo lo sapremo dall’attuazione pratica: cosa intende Conte con il termine ‘raccomandazione’ si evincerà chiaramente dall’atteggiamento delle forze dell’ordine. Io comunque immagino che siano consigli. Ma il Governo che dà indicazioni sul privato va oltre le sue competenze”. >> Tutte le notizie di politica italiana