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Una falange nell’involtino primavera: sorpresa raccapricciante nell’imolese

26/11/2020 12:28 - Aggiornamento 26/11/2020 13:31

Una falange dentro all’involtino primavera. Con tanto di unghia. Non è certamente quello che si aspettava di trovare il consumatore ravennate nella confezione comprata in un supermercato del territorio imolese. La raccapricciante scoperta è stata seguita dalla denuncia del malcapitato consumatore. Ora la Procura ha aperto un’inchiesta. La confezione proviene dalla Spagna.

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falange nell'involtino primavera

Spesa con sorpresa

Il consumatore, residente a San Lorenzo di Lugo, in provincia di Ravenna, aveva acquistato giovedì  scorso, in un supermercato a Imola, in provincia di Bologna, la confezione di involtini primavera finita ora sotto accusa. Infatti, il malcapitato ha ritrovato all’interno di uno degli involtini un frammento di dito, probabilmente umano. In seguito alla denuncia, la Procura di Ravenna ha aperto l’indagine per accertarsi della natura del frammento ritrovato all’interno del manicaretto. Non è escluso che si possa trattare di un resto della carcassa di un animale antropomorfo, come una scimmia, o di qualcosa che tanto assomiglia a un dito pur senza esserlo.

Falange nell’involtino primavera? Le indagini lo chiariranno

La Procura di Ravenna ha già disposto verifiche, tra cui l’analisi del Dna per capire se effettivamente si tratta di un frammento di falange umana, o di altro. Nell’attesa delle analisi, gli inquirenti stanno ripercorrendo tutta la catena che ha portato il presunto pezzo di dito dalla penisola iberica fino alla frazione ravennate di San Lorenzo di Lugo. Secondo quello che racconta la stampa locale, un controllo dei carabinieri ha escluso che nel supermercato ci siano altre confezioni alterate. Dalle verifiche finora svolte, i Carabinieri hanno riscontrato che la confezione di cibo, e l’involtino in questione, sono stati confezionati in una azienda in Spagna. E’ più che probabile quindi che la falange, o altro frammento, provenga dalla penisola iberica. Là dove è presumibilmente accaduto che il frammento sia finito nell’impasto del cibo, poi distribuito ai clienti ignari. >> Tutte le news di UrbanPost

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