Presepe Vaticano 2020 diventa caso internazionale – Mercoledì 16 dicembre. Fa discutere la Natività di Piazza San Pietro. Il Vaticano in passato ne ha ospitati di presepi decisamente poco ortodossi, ma quest’anno sembra si sia andato oltre. Come scrive “Today” pare sia atterrato Darth Vader, personaggio della saga fantascientifica di “Guerre stellari”. Un presepe “futuristico” in ceramica caratterizzato addirittura da un astronauta e da un personaggio che ricorda effettivamente il protagonista di “Star Wars”.
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Il Presepe in Vaticano diventa un caso internazionale, Sgarbi: «Umilia i cattolici»
La particolare natività inaugurata l’8 dicembre scorso in piazza San Pietro è diventata un caso internazionale. Per i tradizionalisti si tratta di un’opera brutta, ai limiti del ridicolo, che non ha nulla a che vedere con il Natale. Per alcuni è una prova di coraggio, un chiaro esempio di arte concettuale. L’opinione pubblica si è divisa in due sui social: tutti però sono concordi nel dire che si tratta di un presepe poco rassicurante, inquietante e spaventevole. Maria, Giuseppe e i tre magi, come pure i pastori, assomigliano a figure di scacchi. Anche gli animali sono tozzi, rivisitati in chiave avanguardista. Come si legge su “Today”: “La linea particolarmente modernista affonda le proprie radici in un lavoro realizzato da alcuni studenti dell’Istituto d’arte Grue di Castelli, in provincia Teramo tra il 1965 a il 1975. Proprio alla grande corsa allo spazio di quegli anni sono dedicate le figure degli astronauti. Anni ricolmi di uno spirito positivo che si scontra con l’atmosfera del 2020”.
“Con questa pandemia globale ci si aspettava un segno di rinascita”
Non pochi si sarebbero aspettati una scelta diversa da parte del cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato. “Con questa pandemia globale ci si aspettava un segno di rinascita”, ha detto Alfredo Chiarelli, che da 30 anni vende articoli religiosi in piazza. “Ha confuso e rattristato molte persone”, ha detto a Reuters. Sul presepe “futuristico” si è espresso anche Vittorio Sgarbi, che ospitato sul sito di Nicola Porro, ha scritto: «State a casa. Non lo guardate. Non andate a guardarlo. Il presepe del Vaticano, realizzato dagli artigiani di Castelli in Abruzzo, che solitamente producono degli autentici capolavori, non c’entra niente con la religione cattolica. I personaggi sembrano degli astronauti. Persino le pecore, il bue e l’asinello sono irriconoscibili. Con che faccia li avrà osservati, il Papa? Forse non ne sapeva nulla. Ma non saperne nulla non giustifica questa oscenità. Non giustifica l’umiliazione del cattolicesimo». Leggi anche l’articolo —> Covid, Rezza: «Troppi morti, senza restrizioni costretti al lockdown», doccia fredda per le scuole