Ospite a “Oggi è un altro giorno” Lino Banfi, all’anagrafe Pasquale Zagaria, si è raccontato a 360° da Serena Bortone, parlando della sua lunga carriera e della meravigliosa storia d’amore con la sua Lucia. L’intervista ha preso il via dal successo straordinario di “Un medico in famiglia”: «Io ho dato a nonno Libero un po’ di signorilità, Ho preso molto da lui, la versione spagnola era più cattiva, scurrile. Cucimmo il personaggio addosso a me. Ma ho avuto molto: la simpatia, l’amore di tre generazioni e sto per abbracciare la quarta», ha spiegato l’attore.
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Lino Banfi in lacrime a “Oggi è un altro giorno”: «Mi sentivo in colpa per mia figlia Rosanna»
Sul set de “Il medico in famiglia” Lino Banfi si è legato particolarmente a Giulio Scarpati, che nella fortunata fiction interpreta Lele Martini, il figlio di Nonno Libero. «Io ero felice di lavorare con tutto loro, con Giulio Scarpati si è legata questa parentela come se già esistesse. Lo sentivo veramente come un figlio», ha dichiarato l’84enne, ritenuto uno degli attori più rappresentativi della commedia sexy degli anni Settanta e Ottanta. Tra tutte le attrici con cui ha lavorato, Banfi ha detto di aver mantenuto un bel rapporto con la Fenech, che oggi abita in Portogallo: «Mi sento con lei, purtroppo adesso ci sentiamo solo telefonicamente, perché vive a Lisbona. C’è un bel rapporto tra di noi, abbiamo fatto 11-12 film insieme».
«Quando ero ad un passo dal mollare tutto per il posto fisso, mia moglie mi disse una cosa che vale miliardi…»
In una recente intervista, Lino Banfi ha manifestato una sua preghiera a proposito della moglie Lucia: «Se possibile, cercate di far morire insieme mia moglie e me, perché l’uno senza l’altro non riusciremmo a stare». E nel corso della chiacchierata con Serena Bortone l’attore ha parlato del suo matrimonio, celebrato nel 1962. Il loro amore dura dai tempi in cui erano poco più che due ragazzini di Canosa di Puglia. Lei all’epoca faceva la parrucchiera e lui era ancora un aspirante attore. Tra le lacrime Banfi ha voluto ringraziare la moglie, oggi malata di Alzheimer: «Lei lasciò tutto per venire con me. Poi, quando ero ad un passo dal mollare tutto per il posto fisso, lei mi disse una cosa che vale miliardi. Io mi sentivo in colpa per mia figlia Rosanna, bruciai baule e manifesti».
E ancora: «Il giorno dopo avrei accettato un posto fisso offerto da un senatore amico di mio padre. Si trattava di un posto di usciere ad una banca. Mia moglie, stupendamente innamorata, mi fece: “Devi andare per forza domani a questo colloquio? Noi i debiti ce li avremo sempre, continua a fare il tuo lavoro, non mi va di avere un marito triste”», ha confidato l’attore commosso. E la tenacia della moglie ha avuto ragione: Banfi di lì a poco avrebbe raggiunto la popolarità con pellicole come “L’allenatore nel pallone”, “Vieni avanti cretino”, “Fracchia la belva umana” e “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus, Lino Banfi dona 100 kg di orecchiette ai “poveri del Papa”