«Giuseppe, ti presento Matteo». Marco Lillo sul “Fatto Quotidiano” racconta con dovizia di particolari il primo pranzo tra il premier Conte e il leader di Italia Viva Renzi. Assieme a loro c’erano anche Maria Elena Boschi e Guido Alpa, il socio di studio dell’avvocato oggi presidente del Consiglio. Un incontro, avvenuto circa sette anni fa a “IlSanlorenzo”, situato a Roma, di cui hanno scritto tra i tanti anche “Today” e “Il Giornale”.
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Conte Renzi pranzo segreto: «Giuseppe, ti presento Matteo», il retroscena
Era il 2013. Tutti volevano conoscere il sindaco di Firenze. Anche Guido Alpa che, nella veste di presidente del Consiglio Forense, desiderava illustrare i suoi progetti sulla giustizia a quello che sarebbe diventato di lì a poco il presidente del Consiglio. Il “randevù” a “IlSanlorenzo”, “elegante ristorante di cucina mediterranea con opere d’arte moderna sulle pareti in marmo e un menù di pesce originale” come recita la sua presentazione. Renzi, come dicevamo, non aveva ancora vinto le primarie per diventare prima segretario del Partito Democratico. Ad organizzare l’incontro Alpa, che aveva sfruttato la precedente conoscenza tra Conte e la Boschi. Il quotidiano racconta che a tavola la conversazione si sarebbe snodata su due binari: quello tra Alpa e Renzi e quello tra Conte e la Boschi. Su questi ultimi c’è, però, da fare una precisazione. In un’intervista del 2018, l’attuale premier ha spiegato di aver conosciuto l’ex ministro delle Riforme alla scuola di specializzazione che prepara gli avvocati a Firenze. «Ogni anno istituiamo una commissione e lei ha fatto domanda e ha vinto. Per due anni mi ha coadiuvato nella correzione dei compiti», ha spiegato allora l’avvocato del popolo. Torniamo agli altri due commensali.
Al primo incontro tra i due presente anche la Boschi
L’articolo de “Il Fatto Quotidiano” precisa che nel maggio del 2014 Alpa è stato nominato consigliere di Leonardo-Finmeccanica. “Una scelta motivata da un curriculum lungo 8 pagine e non sponsorizzata dai partecipanti al pranzo”, sottolinea il pezzo, che ricorda poi come a settembre 2013 Giuseppe Conte sia stato votato dal Parlamento membro laico del Consiglio di Giustizia Amministrativa iniziando così la sua carriera politica. Da quel momento Conte e Renzi non si sono più visti. Chi pagò il pranzo? Matteo Renzi. C’è di più nell’articolo.
Conte Renzi primo pranzo a Roma: l’indiscrezione de “Il Fatto Quotidiano”
L’ex rottamatore avrebbe chiesto alla Boschi di visionare i messaggi scambiati con Conte per “incastrarlo” sulla questione della Banca Etruria: “Giuseppe Conte, inoltre, ha sempre avuto un effetto divisivo tra Matteo e Maria Elena. Dentro Italia Viva si racconta che Renzi avrebbe chiesto più volte alla sua ex ministra i messaggini scambiati con Conte quando era solo un professore di Diritto. Renzi sperava forse di trovare in quegli sms – oltre ai complimenti per la nomina a ministro delle Riforme – una traccia di sostegno per le riforme stesse o di solidarietà per le polemiche su Banca Etruria. L’uscita sui giornali di qualcosa di simile (ove esistesse) avrebbe potuto incrinare l’immagine di Conte agli occhi del M5S. Renzi – raccontano al Fatto fonti ben introdotte nel Giglio magico – tentò in tutti i modi di convincere Maria Elena Boschi a mollare il suo telefonino anche facendo leva sul comune amico Francesco Bonifazi. Nulla da fare. Chissà cosa c’è di vero. Di certo il sentimento di Renzi verso Conte non migliorò”. Ciò spiegherebbe una delle frasi più volte dette dal senatore fiorentino: “Con Conte ci parla Maria Elena”. Ma trattandosi di un’indiscrezione i condizionali sono d’obbligo. Leggi anche l’articolo —> “O chiude in 72 ore o si va al voto”: Conte alla ricerca della maggioranza