Vai al contenuto

“O chiude in 72 ore o si va al voto”: Conte alla ricerca della maggioranza

21/01/2021 10:09

Crisi di governo news. I lavori dell’esecutivo per allargare la maggioranza devono accelerare. La maggioranza relativa di 156 voti ottenuta in Senato non garantisce a Conte la stabilità della soglia assoluta fissata a quota 161. Ora è corsa contro il tempo per racimolare altri voti. “O si chiude nelle prossime 48/72 ore o elezioni“, ha rivelato all’Adnkonos uno dei pontieri.

>> Perché Renzi tiene comunque “per le p***e” Conte e il suo governo

crisi governo news

News crisi di governo: alla ricerca di “voltagabbana”

La situazione, dopo il voto di mercoledì, è tutt’altro che stabilizzata, anche perché l’attuale maggioranza è sostenuta da 3 senatori a vita  (che spesso non partecipano ai lavoro di Palazzo Madama), da 2 ex Forza Italia e da altri ex M5S. I numeri non possono garantire una stabilità, e l’esecutivo è al lavoro per allargare la maggioranza, cercando tra i “voltagabbana”. Conte ha ancora altri giorni per dare vita a un vero e proprio gruppo in grado di garantirgli stabilità numerica, ma se non dovesse riuscirci allora sarà costretto a lasciare Palazzo Chigi. Ieri, 20 gennaio, verso le 18.30 Conte è salito al Quirinale per  informare il capo dello Stato Sergio Mattarella sull’evoluzione della crisi, esplicitando la volontà di allargare la maggioranza e di rafforzare il governo. In giornata ieri aveva anche riunito da remoto M5S, Pd e Leu, per confermare l’intenzione di andare avanti sulla base dei 156 voti.

Crisi di governo

Appuntamento elettorale il 27 gennaio

Stando a quanto riporta IlGiornale.it, l’auspicio dell’esecutivo giallorosso è che si riesca a creare un gruppo autonomo composto da 10 senatori. Potrebbero aderire 5 esponenti di Forza Italia, 3 dell’Udc e 2 di Italia Viva. La necessità di accelerare deriva anche dall’incombenza di un importante appuntamento elettorale. Mercoledì 27 gennaio si voterà sulla relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Se Italia Viva voterà “no” in blocco, le opposizioni raggiungerebbero quota 156, ovvero lo stesso numero di voti ricevuti da Conte in settimana. I renziani hanno fatto sapere che sono pronti a votare “no” qualora non si aprisse la finestra per un dialogo con M5S e Pd.

E’ Giuseppe Conte in prima persona a condurre le trattative, nell’ansia perenne di andare giù. A Palazzo Chigi sarebbe stata avvistata la senatrice Maria Rosaria Rossi, espulsa da Forza Italia dopo aver votato la fiducia al premier. All’ex berlusconiana potrebbe essere assegnato un ministero? Possibile, dato che permane l’ipotesi del rimpasto. >> Tutte le notizie