Da bambini quanti noi guardavano “Sandokan”, conquistati dal fascino dell’India e del protagonista di quel magnifico sceneggiato. Stiamo parlando di Kabir Bedi, che ha concesso di recente un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni”, in cui ha parlato dell’emergenza Covid e della sua vita privata e professionale “spalmata” su tre paesi, Italia, l’India e l’America. «L’India mi ha reso chi sono e mi ha lanciato come attore. L’America mi ha fatto conoscere in tutto il mondo con il film di James Bond “Octopussy” e la serie “Beautiful”. Ma è l’Italia che mi ha reso immortale, grazie a “Sandokan”!», ha dichiarato l’attore, che è stato protagonista anche di “Un Medico in famiglia”.
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Kabir Bedi e lo “scontro” sul set di “Un Medico in famiglia” con Lino Banfi
Kabir Bedi ha spiegato di aver trascorso il periodo del lockdown così: «Ero a casa a Mumbai con la mia bellissima moglie Parveen e una brava cuoca. Quindi sono stato più fortunato di molti. Ho usato il tempo per scrivere un libro sulla mia vita. È stato un periodo molto creativo, ma il mio cuore va a tutti coloro che hanno sofferto». Una star di Hollywood e Bollywood al contempo: «I nomi cambiano ma “the game is the same”, cioè fanno lo stesso gioco: film e intrattenimento per miliardi di persone. Hollywood ha più soldi e programmi molto rigidi, manageriali. Bollywood è molto più aperta e flessibile. Come agli italiani, agli indiani piace improvvisare mentre lavorano. Hollywood non lo permette». Ad un certo punto l’attore ha svelato qualcosa della sua esperienza di attore in Italia.
Lo scambio di opinioni tra i due straordinari attori
Kabir Bedi ha recitato anche nella quinta stagione di “Un Medico in famiglia”, una delle serie più amate dalla tv. E sul set avrebbe avuto uno “scontro” con Lino Banfi, che ha un diverso modo di lavorare. Alla domanda “Lei preferisce lavorare all’indiana, italiana e americana?”, l’attore ha risposto, svelando un aneddoto: «Preferisco lavorare. Ogni metodo ha i suoi pro e contro, e soprattutto da ognuno posso imparare qualcosa. Per esempio, Lino Banfi è simpaticissimo ma ha una tecnica opposta alla mia. Sul set di “Un medico in famiglia” io seguivo rigorosamente il copione, lui invece adorava improvvisare. Il problema è che così io non sapevo mai quando parlare. Alla fine gli ho detto: “Lino, improvvisa pure quanto vuoi, ma non cambiare l’ultima battuta. Così posso intervenire al momento giusto”. E abbiamo risolto. All’italiana». Leggi anche l’articolo —> Lino Banfi in lacrime a “Oggi è un altro giorno”: «Mi sentivo in colpa per mia figlia Rosanna»