Nella rosa scelta da Mario Draghi per il nuovo governo, Giancarlo Giorgetti è stato assegnato al ministero dello Sviluppo Economico. Già sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio nel governo Conte I, Giorgetti è il vicesegretario federale della Lega di cui rappresenta il volto moderato. È lui a tenere, da sempre, le relazioni con il mondo bancario, finanziario e industriale, senza tralasciare quelle internazionali.
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Giancarlo Giorgetti, chi è il ministro dello Sviluppo Economico del nuovo governo Draghi
Nato a Cazzago Brabbia, in provincia di Varese, nel dicembre del ’66, Giancarlo Giorgetti si laurea in Economia Aziendale alla Bocconi di Milano conseguendo poi l’abilitazione come dottore commercialista e revisore dei conti. Ricopre questo ruolo per il comune di Varese ed è consigliere di Credieuronord. Poi, dal 1995 al 2004, eletto sindaco di Cazzago Brabbia, espleta i suoi doveri di primo cittadino nel comune di origine. Dopo aver militato nel Fronte della Gioventù, Giorgetti inizia la sua carriera in Parlamento nel 1996, accanto ad Umberto Bossi. Eletto alla Camera dei deputati con la Lega Nord Padania, Giorgetti continuerà a militare nel Carroccio per cui curerà negli anni gli affari e i rapporti internazionali.
L’ex sottosegretario a capo del MISE
Nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri dal giugno 2018 al settembre 2019, Giancarlo Giorgetti è chiamato, nel governo Draghi, a prendere il posto di Stefano Patuanelli. In quanto nuovo ministro dello Sviluppo economico, sarà lui a svolgere i compiti riguardanti l’organizzazione e la gestione delle funzioni di Stato in materia di industria, artigianato, energia e commercio. >> Roberto Cingolani, il ministro della Transizione Ecologica tra fisica ed etica