Ad “Ok Salute e Benessere” Pamela Camassa, ex modella e showgirl, che ha partecipato a vari talent show tra cui “Ballando con le stelle”, “Tale e quale show” e “Amici Celebrities”, ha parlato della sua esperienza con il bullismo. «Sono una persona timida, lo sono sempre stata. Oggi può non sembrare possibile, visto il lavoro che faccio, ma chi mi conosce da sempre sa bene quanto abbia dovuto lavorare su me stessa e su questa mia forte componente caratteriale», ha esordito.
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Pamela Camassa vittima di bullismo: «Ammiccamenti e battute pesanti. Una volta…»
«Se ripenso agli anni della mia adolescenza, poi, posso dire con certezza che ritrosia, impaccio e senso del pudore erano davvero elementi che balzavano subito agli occhi di chiunque mi incontrasse. Immaginate di aggiungere, a questo tratto caratteriale, uno sviluppo precoce del corpo (a 14 anni ero già alta un metro e 75, tanto per dirne una) et voilà, ecco cosa ha scatenato i miei problemi con il bullismo», ha raccontato Pamela Camassa. L’aspetto fisico avrebbe fatto innescare i soprusi: «Prima di iniziare gli studi di ragioneria avevo partecipato al concorso nazionale Ragazza Cioè, vincendolo, e la notizia era circolata. Ecco che il primo giorno di scuola, durante la ricreazione, mi sono trovata fuori dalla classe quasi tutti gli studenti. Tra i curiosi c’erano sia coetanei che ragazzi e ragazze più grandi di me. Sarà stata l’invidia, o la stupidità, o forse semplicemente la rabbia nei confronti di una appena arrivata. Che nonostante non ne avesse intenzione, aveva catalizzato l’interesse dei ragazzi più grandi. Fatto sta che alcune ragazze di terza e quarta hanno cominciato a prendermi di mira», ha spiegato la showgirl.
«A casa non ho mai raccontato nulla, un po’ per pudore, un po’ perché non mi sembrava il caso di mettere i miei genitori in allarme»
«Fortunatamente durante le lezioni ero tranquilla, in classe mi ero ben integrata e andavo d’accordo con tutti», ha proseguito la Camassa. Il problema si presentava a ricreazione: «Il gruppetto delle bulle aspettava che arrivassi per assembrarsi, poi cominciavano ad additarmi, a parlottare tra loro, a scambiarsi battutine e ridacchiare, mi lanciavano sguardi velenosi», ha confidato. Un giorno quelle ragazze sono arrivate a lanciarle addirittura dei gessi addosso. «A casa non ho mai raccontato nulla, un po’ per pudore, un po’ perché non mi sembrava il caso di mettere i miei genitori in allarme. A peggiorare la situazione, poi, ci si è messo anche il tragitto in pullman. Tutti i giorni c’era un gruppetto di ragazzi grandi che, appena saliti, cominciavano a bersagliarmi con commenti volgari, ammiccamenti, battute pesanti. A 14 anni la prima cosa che pensi è che sia tu a essere sbagliata, non loro», ha confessato la showgirl.
Ad aiutarla ad uscirne una sua insegnante: «Mi ha preso da parte e mi ha parlato, spiegandomi che non c’era nulla che non andasse in me. Mi ha detto di lasciar correre e di non prestare troppa attenzione, che tutto si sarebbe risolto». Sul finale la Camassa ha spiegato perché ha voluto condividere la sua esperienza: «Certi comportamenti, anche se non particolarmente gravi, vanno sempre denunciati con forza, perché stando zitti si è vittime due volte. Bisogna farsi aiutare, appoggiandosi a figure adulte, di cui ci si fida». Leggi anche l’articolo —> Massimo Ciavarro, perchè è finita con Eleonora Giorgi: «Lei aveva le sue buone ragioni»