Vaccini Covid efficacia, “con 500mila somministrazioni al giorno, fra 3 mesi incubo finito. Potrebbero arrivare 175 vaccini, 80 già in sperimentazione. A breve Johnson&Johnson e Novavax. Nessuna fabbrica era pronta a fare miliardi di dosi”. Radio Cusano Campus raccoglie l’autorevole parere del professor Giuseppe Novelli, Docente di Genetica Medica all’Università di Roma Tor Vergata e all’Università del Nevada negli Stati Uniti.
Vaccini Covid efficacia, per Novelli “un risultato della scienza straordinario che non si è mai visto”
“Attualmente ci sono 175 vaccini che potrebbero arrivare”, ha detto il Prof. Novelli alla radio universitaria romana. “Di questi 70-80 sono già in sperimentazione, e 5-6 sono già attivi e a breve arriveranno altri due vaccini, il Johnson&Johnson e il Novavax, certamente ottimi se verranno approvati. Un risultato della scienza straordinario che non si è mai visto. Se un anno fa me lo avessero detto non ci avrei mai scommesso.”
“Dobbiamo fare però più vaccinazioni, l’obiettivo sarebbe farne 500mila al giorno. Sarei felice se raggiungessimo numeri così. Nel giro di tre mesi ci scorderemmo questo terribile periodo. Ma c’è bisogno di fare di più, di investire di più. Ma quale fabbrica era pronta a fare miliardi di dosi? Qui parliamo di una pandemia mondiale, ci vogliono miliardi di dosi di vaccini e non c’erano fabbriche capaci di produrre miliardi di dosi di vaccini”.
“Riguardo i ritardi sulla vaccinazione – prosegue Novelli – spesso sento dire: ‘cambiamo una fabbrica e facciamo i vaccini’. Non è così, ci vogliono anni. Parliamo di sistemi tecnologici molto avanzati e ci vuole tempo per farli. In Europa fortunatamente abbiamo fabbriche, anche in Italia, che fanno per esempio anticorpi monoclonali. Li fanno per l’America ma potrebbero farli anche per noi, sono in contatto con loro per questo.”
“I vaccini registrati e approvati sono tutti ottimi. Il virus indossa un casco, ma grazie al vaccino il sistema immunitario lo colpisce al cuore”
“I vaccini registrati e approvati sono tutti ottimi”, afferma il genetista. “Alcuni possono andare meglio per alcune fasce di età rispetto ad altre. E’ comunque meglio un vaccino che nessun vaccino, con Astrazeneca la curva epidemica in Inghilterra sta scendendo ed è una notizia straordinaria. Il vaccino è un allenatore del sistema immunitario, ci sono allenatori un po’ meno efficienti ma che cosa importa? L’importante è averlo, spesso il vaccino allena il nostro sistema immunitario a distruggere il virus anche in modi che non conosciamo ancora. Il virus indossa un casco e grazie al vaccino il sistema immunitario lo colpisce al cuore.”
“Ogni giorno scopriamo varianti, ma prima di dire se una variante ha un effetto va studiato, va studiato in provetta, sulle cellule animali e poi sugli umani. Oggi sappiamo che delle tre varianti che ci preoccupano di più, l’Inglese, la Brasiliana e la Sudafricana, i vaccini coprono abbastanza bene le prime due e un po’ meno Astrazeneca sull’ultima. Ma come detto il vaccino aiuta ugualmente nel contrastare il virus quando ci veniamo a contatto.” >> Le notizie in tema di salute