Milano, bimbo soffoca salvato dal vicino di casa: sono stati attimi di terrore per la nonna di un bambino di tre anni in preda ad un blocco respiratorio, tempestivamente scongiurato dall’intervento di un vicino. Allarmato dalle urla della donna, il ragazzo – un 20enne dell’istituto alberghiero Paolo Frisi di Milano – non ha esitato a correre nell’appartamento accanto per prestare soccorso al piccolo in difficoltà.
Milano, bimbo soffoca salvato dal vicino di casa: Simone, uno studente in Dad
Simone Mantovani, studente milanese, si trovava a casa a causa del Covid. E proprio mentre frequentava le sue lezioni in Dad è stato richiamato dall’allarme della nonna. A venire in aiuto al 20enne un video visto sui social. Senza pensarci troppo, infatti, Simone ha praticato sul bimbo la manovra di Heimlich, salvandogli la vita. Il tutto proprio mentre si teneva l’interrogazione di storia. Il piccolo aveva ingoiato una pallina di plastica mentre stava giocando. “Era blu in faccia, – ha raccontato il ragazzo a Il Corriere della Sera – aveva un po’ di schiuma alla bocca poverino. Aveva qualcosa che gli ostruiva le vie respiratorie”. “Passo molto tempo sui social – ha spiegato ‘giustificando’ la conoscenza del movimento eseguito sul piccolo – e una volta ho visto un video in cui dei ragazzi praticavano questa manovra per soccorrere chi sta soffocando. Allora ho preso il piccolo, che conosco benissimo, l’ho visto praticamente nascere, e l’ho fatta su di lui”.
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“Respirava a fatica, aveva gli occhietti sgranati”
“Vedevo che respirava a fatica, – ha proseguito Simone – aveva gli occhietti sgranati, era rimasto senza ossigeno, come in apnea, quelli del 118 mi hanno guidato al telefono. Mi domandavano in che condizioni fosse, mi hanno detto di alzargli le braccia, di metterlo seduto, sono stati fantastici: il tempo di portarlo giù in strada, e sentivo già le sirene delle ambulanze. Quelli del 118 mi hanno riempito di complimenti”. I complimenti sono giunti anche dalla scuola, che consegnerà a Simone un premio. In un primo momento, però, non era stato facile credere alla ‘versione dell’eroe’ allontanatosi dal pc proprio durante l’interrogazione di storia. >> Tutte le news
(Immagini di repertorio)