Le misure del decreto Sostegni, varato il 22 marzo 2021, diventano subito operative. Dal 30 marzo e fino al 28 maggio sarà possibile presentare le domande per ottenere il contributo a fondo perduto. Il bonus è una misura dedicata alle imprese che hanno visto un calo del fatturato a causa dell’emergenza Covid. I primi pagamenti dovrebbero partire dopo Pasqua, e poi i bonifici saranno completati entro il 30 aprile.
Decreto sostegno, bonus a fondo perduto: quanto vale e quando presentare la domanda
I moduli e le istruzioni per richiedere il contributo previsto dal decreto sostegno sono già sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 30 marzo e fino al 28 maggio. Chi possiede i requisiti per il bonus presenterà la richiesta all’Agenzia delle Entrate, anche tramite intermediario, sui canali telematici o sulla piattaforma web predisposta da Sogei disponibile in un’apposita area del sito delle Entrate. Le domande andranno inoltrate entro 60 giorni dall’avvio della procedura telematica. L’Agenzia delle Entrate, che effettuerà i controlli sulla veridicità delle autodichiarazioni dopo l’erogazione dei contributi.
L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019. Il bonus avrà un valore del 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano i 100mila euro, 50% tra i 100 e i 400mila, 40% tra 400mila e un milione, 30% tra un milione e 5 milioni, 0% tra i 5 milioni e i 10 milioni. E’ comunque garantito un contributo minimo non sotto i mille euro per le persone fisiche e di 2mila euro per gli altri soggetti. L’importo del contributo riconosciuto non può comunque superare i 150mila euro.
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I requisiti per richiedere il bonus contributo a fondo perduto
Il soggetto richiedente deve possedere la partita IVA attiva al 23 marzo 2021, data di entrata in vigore del decreto Sostegni. Tutti quelli che faranno domanda per il bonus, per ricevere l’approvazione, dovranno aver avuto nel 2020 un fatturato medio mensile inferiore almeno del 30 per cento rispetto al fatturato medio mensile dell’anno 2019. Ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza del requisito relativo al calo di fatturato.
I soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel territorio dello Stato potranno richiedere il contributo. Il fondo è destinato a chi ha subito un calo del fatturato a causa della pandemia. Il limite dei ricavi per il quale si può richiedere il sostegno finanziario è di 10 milioni nell’anno 2019. Inoltre, il contributo spetta anche agli enti non commerciali, compresi quelli del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. I soggetti la cui attività risulti cessata al 23 marzo o abbiano attivato la partita Iva successivamente, non potranno fare richiesta.>>Tutte le notizie