La linea del rigore non sta aiutando Mario Draghi in termini di consensi. La fiducia c’è, è alta, ma i cittadini ormai sono stufi di veder rinnovare le misure restrittive anti contagio e le chiusure. Di questo incolpano il presidente del Consiglio, la persona che sembrava dovesse cambiare totalmente l’andamento. E che, secondo l’opinione pubblica, doveva farlo in fretta. Così, giorno dopo giorno il gradimento sta calando: a dimostrarlo sono gli ultimi sondaggi politici di oggi realizzati da Tecnè in collaborazione con l’Agenzia Dire.
Ultimi sondaggi politici oggi, la fiducia nei leader
Ecco le percentuali di gradimento nei confronti dei leader:
- Mario Draghi: 56,1%
- Giorgia Meloni: 40,1%
- Giuseppe Conte: 35,8%
- Matteo Salvini: 33%
Sembra insomma che l’entusiasmo iniziale nei confronti di Mario Draghi si stia affievolendo. Nonostante questo, però, il gradimento è ancora alto: il Premier infatti raccoglie il 56,1% delle preferenze. Un dato piuttosto inferiore rispetto a metà febbraio, quando Draghi raccoglieva il 61,4%. Lo stesso vale poi per il suo governo: quando si è insediato metteva insieme il 59% dei giudizi favorevoli. Oggi, invece, si ferma al 52,1%. Subito dopo Draghi la leader più apprezzata è sicuramente Giorgia Meloni, che infatti si guadagna il 40,1% delle preferenze. Segue l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il 35,8% e, subito giù dal podio, Matteo Salvini con il 33%.
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Ultimi sondaggi politici oggi, le percentuali dei partiti
Gli ultimi sondaggi politici di oggi realizzati da Tecnè e Agenzia Dire analizzano anche le intenzioni di voto. Ecco quindi le percentuali che i partiti raccoglierebbero se i cittadini fossero chiamati alle urne:
- Lega: 22,6%
- Partito Democratico: 18,5%
- Fratelli d’Italia: 18%
- Movimento 5 Stelle: 16,3%
- Forza Italia: 10,1%
- Azione: 3%
- Italia Viva: 2,1%
- Sinistra Italiana: 1,9%
- Verdi: 1,7%
- Articolo 1: 1,5%
- +Europa: 1,2%
Come si può vedere dai dati, la Lega di Matteo Salvini sta perdendo consensi di giorno in giorno. Quella di oggi, infatti, è la percentuale più bassa raccolta negli ultimi tre anni: 22,6%. Subito dopo troviamo il Partito Democratico, che sta cercando di crescere grazie all’arrivo di Enrico Letta in campo. Un po’ ci sta riuscendo, ma ancora è distante da quel 20% su cui si era posizionato con le unghie e con i denti prima della crisi di governo. Alle calcagna, poi, ha il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, che continua a crescere in modo inarrestabile. Oggi, infatti, riesce a raggiungere il 18%. Rimane più staccato invece il Movimento 5 Stelle che, in piena rifondazione, raccoglie il 16,3%. Il quinto posto lo guadagna Forza Italia, con il 10,1%.
Tra i partiti più piccoli, infine, l’unico ad arrivare alla soglia di sbarramento è Azione di Carlo Calenda, con il 3%. Italia Viva si ferma al 2,1%, Sinistra Italiana all’1,9%, i Verdi all’1,7%, Articolo 1 all’1,5% e +Europa all’1,2%.
Scenario politico
La scelta di continuare con la linea rigorista, di mantenere le chiusure per tutto il mese di aprile e di continuare con il blocco della zona gialla non è stata per niente apprezzata dagli italiani. L’arrivo di Mario Draghi, infatti, era stato decritto come la soluzione a tutti i problemi, ma nemmeno lui ha la bacchetta magica in mano. I dati parlano chiaro: la situazione ancora non è sotto controllo, così come non lo è la campagna vaccinale. Quest’ultima sta sicuramente accelerando, ma non tutte le Regioni riescono a viaggiare alla stessa velocità. Per questo nei giorni di Pasqua e Pasquetta l’Italia è costretta a rispettare misure anti covid molti restrittive: si può uscire solamente per comprovate esigenze di lavoro, necessità e salute. E’ concesso, però, fare visita una volta al giorno ad amici e parenti in conformità con le regole previste e raggiungere le seconde case. >> Tutte le notizie di UrbanPost