Il giornale catalano La Vanguardia ha pubblicato il contratto che definisce la vendita del vaccino anti covid prodotto dalla Pfizer all’Unione europea, compresi quindi il costo e le responsabilità legate al farmaco. Secondo quanto si legge nel documento, gli accordi non sono proprio gli stessi trapelati fino adesso: l’azienda non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali danni causati dal farmaco e il prezzo medio è più alto di quanto stimato.
Contratto vaccino Pfizer, la verità sui prezzi
I documenti sulla distribuzione del vaccino prodotto da Pfizer portano come data il 20 novembre 2020, quindi prima dell’arrivo dell’autorizzazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali, l’Ema. I testi, inoltre, non prevedono alcuna responsabilità per l’azienda in casi di danni. Ma non solo: il prezzo medio è più alto di quello stimato. Nel documento, infatti, il costo è “crescente” per ogni singolo vaccino, e fa riferimento all’acquisto da parte della Commissione europea di 200 milioni di dosi. Stando a quanto merso in passato, il prezzo doveva essere di 17,50 euro a dose (tasse escluse) per le prime 100 milioni. E poi doveva calare fino a 13,50 euro a dose per la fornitura delle successive 100 milioni. Ciò significa, come specificato nel contratto, che il prezzo per i 200 milioni di dosi contrattate ammonterebbe a 15,50 euro, a cui vanno aggiunte le tasse.
Secondo quanto riportato dal contratto pubblicato dal quotidiano La Vanguardia, invece, il documento contempla la possibilità per l’Unione europea di ordinare altre 100 milioni di dosi a 15,50 euro, purché la richiesta fosse stata presentata entro tre settimane dall’autorizzazione dell’Ema arrivata lo scorso 21 dicembre. Se non si fossero rispettati i tempi, invece, il prezzo sarebbe salito a 17,50 euro. In realtà, però, dopo c’è stata una vera e propria impennata per il costo del vaccino prodotto da Pfizer. Per tutti gli ordini fatti entro il 21 marzo, quindi a tre mesi di distanza dall’autorizzazione, si è passati a 15,50 euro a dose e poi a 17,50 euro.
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Contratto vaccino Pfizer, l’azienda si slega da ogni responsabilità
Quello che però salta di più all’occhio, in realtà, è il fatto che l’azienda non possa essere ritenuta responsabile per eventuali danni causati dalla somministrazione. Nel contratto firmato dal Commissario europeo per la salute Stella Kyriakides, infatti, si legge di uno scarico totale di responsabilità. Una volta consegnato il vaccino ai singoli Paesi cade qualsiasi ipotesi di risarcimento. Anche nel caso in cui dovessero verificarsi delle conseguenze avverse non descritte nella scheda tecnica. L’unico caso per cui Pfizer può rispondere, infatti, è un guasto nella produzione del siero. >> Tutte le notizie di UrbanPost