Omofobia Catanzaro: una donna è stata picchiata perché lesbica. Silvana, stava parlando al telefono con la compagna. Ad un certo punto un suo vicino di casa ha incominciato ad insultarla, gridandole addosso. La vittima si è avvicinata all’uomo ma invece che ottenere le dovute scuse, ha ricevuto una testata. L’uomo, con il gesto brutale, ha rotto il setto nasale di Silvana.
Omofobia Catanzaro donna picchiata perché lesbica
È l’ennesimo episodio di omofobia. Questa volta è accaduto a Vallefiorita, in provincia di Catanzaro. La vittima è Silvana. La donna stava fumando una sigaretta sul terrazzo della sua casa e stava parlando al telefono con Marzia, la sua compagna. Un suo vicino di casa si è avvicinato a lei e le ha urlato addosso in modo aggressivo. “Puttana, troia, che te la fai con tutti”. Poi ancora: “Lesbica schifosa, ti dovrebbero ammazzare”.
Silvana sorpresa di tanta violenza immotivata si è avvicinata per sentire per chiedere conto all’uomo di quelle parole. Il vicino però non ha fermato il suo impeto violento e le ha dato una testata sul volto, tanto forte da provocarle una frattura al setto nasale e un trauma cranico.
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Omofobia Catanzaro la compagna racconta l’episodio
La compagna della vittima ha raccontato l’episodio in un’intervista a Fanpage. Marzia era al telefono con Silvana quando è accaduta la triste vicenda e ha assistito all’episodio. “Eravamo al telefono, io nella mia casa di Pisa e lei in Calabria.” Marzia e Silvana hanno una relazione a distanza e, come facevano tante volte, stavano chiacchierando al telefono. “Un uomo dal piano di sotto ha gridato a Silvana: ‘Lesbica schifosa, puttana, troia che te la fai con tutti’.” Silvana si è recata dall’uomo che la aveva riempita di insulti. “Le ha aperto la moglie dell’uomo, dall’appartamento qualcuno le ha urlato ‘Non voglio lesbiche schifose nella mia casa’, poi si è sentito un fracasso.”
Poi la situazione non ha fatto altro che peggiorare. “La mia compagna urlava, le avevano dato una testata e le stavano tirando addosso delle bottiglie addosso.” Silvana aveva provato a chiamare i carabinieri ma l’aggressore le ha confiscato il cellulare. Allora Marzia ha deciso di prendere in mano la situazione e ha chiamato il 112. Intanto Silvana è andata a farsi curare le ferite dalla guardia medica, per poi sporgere denuncia. Ma non è finita qui. La macchina della donna era in pessime condizioni. La donna ha dovuto fare un’altra denuncia per atti vandalici, questa volta verso ignoti. >>Tutte le notizie