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AstraZeneca ai giovani: l’Aifa lo raccomanda agli over 60 e si valuta il richiamo

11/06/2021 09:23

AstraZeneca ai giovani sì, o AstraZeneca ai giovani no? Dopo parecchi mesi, il dubbio persiste. Soprattutto perchè nei giorni scorsi alcune Regioni hanno deciso di procedere con l’inoculazione anche agli over-18. Ora, però, il Comitato tecnico scientifico si è espresso, sottolineando che è “raccomandato agli over 60”. Si continua a discutere quindi sulla possibilità di somministrare una dose diversa a chi ha già ricevuto la prima, così come sulla valutazione dei tempi del richiamo.

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AstraZeneca ai giovani, si valuta il richiamo

Il dibattito si è riaperto in particolare modo in seguito alla scomparsa di Camilla, la giovane diciottenne morta ieri a causa di un trombo formatosi alcuni giorni dopo aver effettuato il vaccino anti covid AstraZeneca. Ancora, tuttavia, si sta cercando di capire se possono aver influito degli altri farmaci assunti dopo la somministrazione. Le parole del Comitato tecnico scientifico, inoltre, arrivano dopo che alcune Regioni, nelle scorse settimane, per accelerare i tempi hanno portato avanti la campagna vaccinale in ordine sparso. AstraZeneca, infatti, è stato inoculato anche negli under-60 in Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Abruzzo. Alcune Regioni come Liguria, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia lo hanno utilizzato anche durante gli open day dedicati agli over-18. 

La Sicilia, però, ora ha sospeso la somministrazione agli under-60 in via precauzionale, mentre il Lazio ha già confermato l’evento di domenica prossima. In ogni caso, il problema principale è quello dello smaltimento delle dosi. “Noi somministriamo preferibilmente ai 60enni, poi se dobbiamo tenere delle dosi in frigo senza utilizzarle ci poniamo il tema di come utilizzarle, sempre nel rispetto delle prescrizioni Aifa”, ha spiegato infatti l’assessore alla Salute dell’Emilia Romagna Raffaele Donini.

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Roberto Speranza dimissioni

AstraZeneca ai giovani, Speranza: “Ogni vaccino è sicuro ed efficace”

Il Ministero ha già raccomandato l’uso preferenziale del vaccino AstraZeneca agli over-60 e Aifa ha ribadito che il profilo beneficio-rischio è più favorevole all’aumento dell’età”, ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza. Queste valutazioni, poi, ha ribadito, “saranno sicuramente considerate nel prossimo prete del Comitato tecnico scientifico”. Al di là di tutto, comunque, “tutti i vaccini restano sicuri ed efficaci”. Rimane però il dubbio sulla somministrazione della seconda dose di AstraZeneca ai giovani che hanno già ricevuto la prima. “In questo momento chi ha fatto la prima dose con un vaccino è bene che faccia la seconda dose con lo stesso vaccino. Ciò perché le prove sperimentali che hanno portato all’approvazione di questi vaccini sono state fatte sulla somministrazione di due dosi per lo stesso vaccino. E hanno dimostrato adeguate condizioni di sicurezza e di protezione”, ha dichiarato Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute.

Della stessa opinione sembrano essere anche il virologo Fabrizio Pregliasco e l’infettivologo Massimo Andreoni, secondo i quali gli eventi avversi rari si sono verificati essenzialmente dopo la prima dose e, nonostante questo, il rischio rimane bassissimo. La conferma della sicurezza arriva anche dall’ultimo rapporto Aifa di Farmacovigilanza sui Vaccini covid. Secondo gli esperti, infatti, i casi trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con AstraZeneca sono in linea con quanto osservato a livello europeo. Ovvero 1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate e prevalentemente in persone con meno di 60 anni. Nessun caso, invece, è stato segnalato in seguito alla seconda dose. >> Tutte le notizie di UrbanPost

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