Giovedì scorso, 24 giugno 2021 c’è stato un crollo di un palazzo a Miami. Si trattava di un edificio abitato da più di cento persone. I soccorritori, a una settimana dalla tragedia, sono ancora sul posto. Spostano le macerie e sperano di sentire un segno di vita. Ad oggi sono 11 i morti accertati. Tuttavia ancora 150 persone sono disperse. Nell’attesa della visita del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, proseguono le indagini per far luce sul motivo del crollo.
Crollo palazzo Miami: ancora 150 dispersi
Un palazzo di 12 piani a Surfside, vicino a Miami, è crollato nella notte del 24 giugno scorso. Sono ancora 150 le persone disperse in mezzo alle macerie. Davanti al palazzo, parenti e amici aspettano notizie sui residenti del Champlain Towers South, sperando in una buona notizia. Ma da giovedì scorso nessuno è più uscito vivo da sotto i resti del palazzo. Lunedì i soccorritori hanno estratto due corpi senza vita e da allora più nulla. Nonostante l’impegno delle squadre specializzate, dalle macerie non si sente più nessun rumore. Le ricerche proseguono lentamente: lo spostamento brusco delle macerie potrebbe causare altri crolli e forse la morte di qualche superstite. Sono circa 80 i soccorritori che ogni giorno tentano di rintracciare le vittime del disastro.
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Crollo palazzo Miami: la visita di Biden e le indagini
Parenti e amici dei residenti della palazzina si sono trovati davanti al luogo del misfatto e sperano nel ritrovamento di qualche superstite. Nel frattempo si consolano decorando una recinzione piena di foto, fiori e cartelli fatti a mano, tenendo viva la speranza. Sul luogo delle ricerche giovedì arriverà anche il presidente Joe Biden e la first lady Jill Biden. Il Presidente ha già provveduto a stanziare dei fondi speciali per le ricerche e ha assicurato che sosterrà un’indagine approfondita su quanto accaduto. Cosa che tutti vogliono sapere.
Intanto è spuntato un documento che descriveva lo stato della palazzina, già danneggiata dal 2018. Secondo quanto ricostruiti finora, già uno studio nel 2018 aveva sottolineato la necessità di eseguire riparazioni e lavori straordinari sul palazzo. L’analisi dello stabile aveva suggerito un intervento immediato poiché il danno sarebbe peggiorato. Inoltre meno di tre mesi prima del crollo, il presidente dell’associazione condominiale aveva avvertito in una lettera che i danni all’edificio erano “significativamente peggiorati” rispetto alla condizione nel 2018.>>Tutte le notizie