Il Governo ha deciso di rimandare la riapertura delle discoteche. Una scelta dettata dalla prudenza, che non tutti però concordano, in particolare il leader della Lega Matteo Salvini. Da Palazzo Chigi si pensa a come salvare il settore: senza una data per la riapertura bisogna provvedere a non mandare in fallimento gli imprenditori. E spunta l’ipotesi dei ristori. Intanto gli ingegneri di IotaLab stanno mettendo appunto un dispositivo per mantenere il distanziamento sociale, testato proprio in una discoteca.
Riapertura discoteche slitta ancora
Lo discoteche dovranno ancora rimanere chiuse. Cancellate le date delle possibili riaperture: non si potrà andare a ballare il 3 né il 10 luglio. Sul tavolo del governo sarebbe comunque stata messa la possibilità di prevedere dei ristori. Un aiuto finanziario per coprire parzialmente le mancate entrate subite dall’intero settore.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso la sua contrarietà rispetto alla decisione di tenere chiuse le sale da ballo. “Perché punire ancora i giovani e le aziende? Locali per ragazzi e discoteche sono già aperti da tempo in Spagna, Germania, Svizzera, Austria e Grecia, dal 9 luglio anche in Francia – ha fatto notare – in Italia ancora nulla, neanche una data nonostante le richieste della Lega, di 3mila imprenditori e 100mila lavoratori. Meglio un divertimento sicuro e controllato, con protocolli di sicurezza seri, oppure i rave party e le feste abusive e illegali, denunciate ormai in tutte le città italiane?”. Ha poi concluso: “Torniamo alla vita ed al lavoro, tutti, il prima possibile”.
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Safety Bubble Device: il dispositivo per mantenere il distanziamento
Cinque ingegneri marchigiani hanno ideato un dispositivo che aiuta a tracciare i contatti. Il Safety Bubble Device funziona in questo modo: ogni volta che due dispositivi si avvicinano entro il metro previsto per legge, iniziano a vibrare e la “collisione” viene registrata in forma anonima. Solo le autorità sanitarie potrebbero risalire alle persone che hanno avuto contatti poco prudenti. Gli ideatori hanno testato il dispositivo in una discoteca di Lecco. Su circa 200 presenti nel giardino del locale, quindi all’aperto, in uno spazio di 600 metri quadrati, in quasi 5 ore sono state registrate 582 contatti in assenza di rischio, cioè con una durata che secondo le prescrizioni non comporta l’esposizione al rischio di contagio da Covid.
I contatti stretti, che secondo la legge devono essere di 15 minuti totali al di sotto di 2 metri, sono stati pari a zero. Simone Fedeli, socio fondatore e a capo del team di ingegneri di IotaLab, ha spiegato l’efficacia del dispositivo, come aiuto per i titolari dei locali. “Questo sistema evidenzia che la tecnologia può aiutare le discoteche e i locali di intrattenimento. È possibile realizzare eventi al chiuso in regime di prevenzione e con un immediato e selettivo contact tracing, anche riducendo la responsabilità dei titolari in caso di contagio”.>>Tutte le notizie