Sara Pedri ginecologa scomparsa in Trentino: al setaccio il contenuto del suo cellulare. La Procura di Trento sta infatti analizzando il telefono della ginecologa di Forlì di cui si sono misteriosamente perse le tracce il 4 marzo 2021.
Al setaccio il cellulare della ginecologa scomparsa
Rievuta la copia forense del dispositivo elettronico in uso alla giovane dottoressa, i contenuti saranno ora valutati dal pubblico ministero, Licia Scagliarini. Lo smartphone di Sara Pedri era stato rinvenuto all’interno della sua vettura, parcheggiata in un’area limitrofa al comune di Cis, ni pressi del torrente Noce che con la sua corrente porta al lago di Santa Giustina. Zona tristemente nota perché sono tante le persone che da lì hanno scelto di lanciarsi nel vuoto per togliersi la vita. Specchio d’acqua dove nei giorni scorsi sarebbe stato avvistato un cadavere e quindi oggetto di ricerche assidue da parte delle squadre di soccorso. Operazioni rese peraltro difficoltose dal basso livello dell’acqua nei mesi estivi.
Trovata in casa lettera di Sara Pedri: parole drammatiche
“L’esperienza a Trento doveva essere formativa ma purtroppo ha generato in me un profondo stato d’ansia a causa della quale sono completamente bloccata”. Così scriveva la dottoressa Pedri in una lettera trovata dai carabinieri nella sua abitazione di Cles e pubblicata in esclusiva dal settimanale ‘Giallo’. In un altro passaggio Sara Pedri si dice terrorizzata dal clima creatosi al lavoro: “I risultati ottenuti sono solo terrore. Sono stata addirittura chiamata a colloquio perché ho perso troppo peso”. (Continua a leggere dopo la foto)
Cani molecolari fiutano tracce di Sara Pedri
Nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa, i cani molecolari avrebbero fiutato le sue tracce nei pressi del ponte di Mostizzolo, dove era stata trovata l’auto della giovane dottoressa originaria di Forlì. La zona è quella dove scorre il torrente Noce, che si immette nel lago di Santa Giustina. Ed in questi giorni le terribili indiscrezioni fanno presagire una drammatica svolta. Si apprende infatti che i cani speciali utilizzati dai soccorritori in Trentino avrebbero “rilevato” la presenza in acqua di un corpo.
I cani si sarebbero fermati in prossimità di un dirupo alto una cinquantina di metri. Elemento, quest’ultimo, che avallerebbe l’ipotesi del gesto estremo compiuto dalla 31enne ginecologa originaria di Forlì di cui si sono perse le tracce il 4 marzo scorso. Il cadavere fiutato dai cani non sarebbe stato ancora recuperato.
Un luogo tristemente noto, quello in oggetto, perché segnato da numerosi casi di suicidio. Negli ultimi mesi sarebbero state sette le persone lanciatesi nel vuoto dal succitato dirupo. A fine marzo, dopo circa due settimane e mezzo dalla scomparsa della trentunenne forlivese, era stata impiegata nelle ricerche anche la squadra dell’unità cinofila «Ricerca resti umani e tracce ematiche», arrivata dall’ufficio della polizia di frontiera. Sul lago di Santa Giustina, a bordo dei gommoni dei vigili del fuoco, sono stati utilizzati due di questi cani, addestrati, appunto, a percepire tracce di fluidi corporei.
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Arrivano gli ispettori in ospedale: si cerca la verità sulla giovane dottoressa
Intanto sono arrivati gli ispettori inviati dal ministro della Salute, Roberto Speranza, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Santa Chiara all’ospedale di Cles, dove Sara Pedri era stata da poco trasferita. E dove pare si fosse venuto a creare un clima a lei ostile che l’avrebbe portata ad uno stato deppressivo e di forte disagio psico-fisico. Prima di far perdere le sue tracce, lo ricordiamo, la giovane ginecologa si era licenziata.
Scomparsa Sara Pedri: la scheda di Chi l’ha visto?
Sesso:F
Età:31 (al momento della scomparsa)
Statura:162
Occhi:castani
Capelli:rossi
Scomparso da:Cles (Trento)
Data della scomparsa:04/03/2021
Data pubblicazione:10/06/2021
Sara Pedri, 31 anni, lavora come ginecologa presso l’Ospedale di Trento. Il 4 marzo è uscita dalla sua abitazione di Cles utilizzando la sua auto, una Volkswagen TRoc, e da quel momento non ha più dato sue notizie. L’auto è stata rinvenuta in prossimità del Ponte di Mostizzolo, al confine tra i Comuni di Cles e di Cis. Le ricerche sono state condotte con l’ausilio di cani molecolari e tracce della donna sono state fiutate lungo l’imbocco della pista ciclabile che da un ponte conduce verso la Val di Sole fino ad arrivare in corrispondenza di un precipizio alla cui base scorre il torrente Noce, che confluisce nel lago di Santa Giustina. Potrebbe interessarti anche —> Sara Pedri ginecologa scomparsa, sentiti ex colleghi: in reparto «Il sistema era punitivo»