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Sara Pedri ginecologa scomparsa, sentiti ex colleghi: in reparto «Il sistema era punitivo»

21/06/2021 10:57 - Aggiornamento 21/06/2021 11:15

Sara Pedri scomparsa in Trentino: è mistero fitto sulla vicenda. La ginecologa 31enne, originaria di Forlì, ha fatto perdere le proprie tracce dopo essersi licenziata. Lavorava nel reparto del Santa Chiara all’ospedale di Cles, dove era stata da poco trasferita. Un ambiente che da subito, secondo quanto riferito dai familiari, le causò diversi problemi fino a renderla irriconoscibile sia nel fisico che nell’anima.

Prima di sparire, il 4 marzo 2021, ha lasciato la propria auto a Mostizzolo, comune di Cis, al confine con quello di Cles. Lì il veicolo è stato ritrovato, vicino l’incrocio tra le strade statali 43 e 42, a pochi passi dal ponte sul torrente Noce. Dentro la vettura, si apprende, c’era il cellulare in uso a Sara.

SARA PEDRI GINECOLOGA SCOMPARSA TESTIMONIANZE INQUIETANTI DEI COLLEGHI

Quell’ultimo messaggio del fidanzato, mai letto

La giovane dottoressa la sera prima di sparire ha comunicato via telefono con il fidanzato Guglielmo, commerciante di Cosenza. «Come ogni giorno, prima di andare a letto, le ho telefonato. Mi disse che si era dimessa dall’ospedale e che si sentiva sollevata da un peso. Era da un po’ che aveva questo peso, un forte stress dovuto al lavoro. Stava vivendo un periodo molto difficile ed era strano per lei, sempre così piena di vita, sempre a tremila».

Poi ancora qualche messaggio WhatsApp di Sara: «Ho fatto la doccia… ho mangiato… vado a dormire. Ti amo». Anche Guglielmo rispose «Ti amo» ma Sara non ha mai letto quelle parole. Mancherebbe infatti nella chat la doppia spunta di conferma lettura messaggio. Un particolare insolito, riferisce Guglielmo, rispetto a quelle che erano le abitudini della ragazza.

Il caso di Sara Pedri si è vestito di attualità dopo che sua sorella ha denunciato l’accaduto a mezzo stampa, rivolgendosi a Chi l’ha visto? Emanuela senza fare giri di parole si è riferita a più che presunte vessazioni di cui Sara sarebbe stata vittima sul posto di lavoro. Umiliazioni che a lungo andare le avrebbero fatto perdere fiducia in sé stessa, cagionandole uno stato depressivo che le aveva tolto la voglia di lavorare.

ARTICOLO: Sara Pedri scomparsa in Trentino: «Terrorizzata dal posto di lavoro», cosa è successo alla ginecologa 31enne?

L’Asp provinciale dispone indagine interna

In seguito a queste accuse, il vertice dell’Azienda sanitaria provinciale ha disposto un’indagine interna e comunicato che saranno sentiti tutti gli operatori del reparto. Alcuni sono già stati interpellati e secondo ciò che trapela avrebbero segnalato situazioni sospette nel reparto ospedaliero in questione.  (Continua a leggere dopo la foto)

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Sara Pedri e la sorella
«Lì dentro il sistema era punitivo, le persone venivano insultate davanti ai colleghi – ha dichiarato una dottoressa – Io non ce la facevo più e me ne sono andata». (Fonte Corriere della Sera) E dalle indagini in corso sugli operatori sanitari, si apprende che i sindacati avrebbero già constato ben 11 dimissioni nell’arco di due anni per «mobbing e demansionamento».

In corso le ricerche di Sara Pedri

Le ricerche della giovane ginecologa sono in corso ma al momento non si ipotizza alcun reato. Impegnati sul campo oltre 200 uomini fra Soccorso Alpino, Vigili del fuoco e carabinieri. Si scandaglia il bosco dove si sono perse le sue tracce, tutta l’area del torrente Noce, dove Sara lasciò l’auto prima di sparire.

L’Associazione Penelope acanto alla famiglia di Sara Pedri

Attraverso le parole su Facebook dell’avvocato Nicodemo Gentile, deduciamo che l’Associazione Penelope, di cui il penalista è presidente, sta dando supporto alla famiglia della ginecologa scomparsa. Questo il post:

“Una vicenda ancora da chiarire. La giovane ginecologa amava il suo lavoro, si era trasferita in Trentino per dare corso al suo sogno, che era quello di aiutare a generare la vita, non era depressa, non era in difficoltà emotiva, voleva solo lavorare e crescere in armonia. Purtroppo a Trento qualcosa è cambiato, anche dal punto di vista della salute e dal 4 Marzo, la bella Sara, dopo essersi dimessa dal posto di lavoro, ha fatto perdere le sue tracce. La sua macchina è stata ritrovata vicino a un ponte”.

“Da pochi giorni sono riprese le ricerche anche nel lago di Santa Giustina, ma ad oggi non vi sono novità di rilievo. Mi dicono che il mobbing e il “burnout” sono una brutta bestia. Sara aveva solo 31 anni, a Trento era cambiata molto e stava male, i suoi parenti, senza voler attaccare nessuno, vogliono solo capire perché tutto ciò è successo, soprattutto a seguito di una molteplicità di contatti ricevuti, con i quali venivano segnalate serie “difficoltà ambientali” nel luogo di lavoro, vissute anche da parte di altri operatori. Penelope accanto alla famiglia, Penelope a sostegno di chi ha bisogno”.
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Sara Pedri Chi l’ha visto?

Scomparsa Sara Pedri: la scheda di Chi l’ha visto?

Sesso:F
Età:31 (al momento della scomparsa)
Statura:162
Occhi:castani
Capelli:rossi
Scomparso da:Cles (Trento)
Data della scomparsa:04/03/2021
Data pubblicazione:10/06/2021

Sara Pedri, 31 anni, lavora come ginecologa presso l’Ospedale di Trento. Il 4 marzo è uscita dalla sua abitazione di Cles utilizzando la sua auto, una Volkswagen TRoc, e da quel momento non ha più dato sue notizie. L’auto è stata rinvenuta in prossimità del Ponte di Mostizzolo, al confine tra i Comuni di Cles e di Cis. Le ricerche sono state condotte con l’ausilio di cani molecolari e tracce della donna sono state fiutate lungo l’imbocco della pista ciclabile che da un ponte conduce verso la Val di Sole fino ad arrivare in corrispondenza di un precipizio alla cui base scorre il torrente Noce, che confluisce nel lago di Santa Giustina. Potrebbe interessarti anche —> Samira El Attar scomparsa a Stanghella: ergastolo al marito accusato di omicidio e soppressione di cadavere