Non solo vaccini, anche il farmaco anti artrite è efficace contro il Covid. A raccomandarne l’uso per i pazienti in condizioni gravi è l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Studi recenti dicono che il Tocilizumab riduce il rischio di morte e il periodo di ospedalizzazione. Su “Today” l’intervista al dottor Paolo Ascierto, oncologo dell’Istituto Pascale di Napoli. È uno dei primi medici ad aver utilizzato questa tipologia di terapia nel nostro paese.
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Non solo i vaccini, anche il Tocilizumab funziona contro il Covid: “Meno vittime”
«La battaglia contro il virus non è ancora finita e va portata avanti con determinazione». Così il ministro della Salute Roberto Speranza, sottolineando ancora una volta l’importanza dei vaccini: «Fino a due mesi fa avevamo quasi 30mila persone ricoverate in ospedale e punte di 3.800 pazienti nelle terapie intensive. Grazie ai vaccini oggi assistiamo a un crollo di quei numeri rispettivamente del 95% e del 90%». Ma ci sarebbe anche un nuovo alleato contro il Covid: il Tocilizumab, il farmaco anti artrite reumatoide usato contro la polmonite interstiziale causata dal Coronavirus Sars-CoV-2. Il dottor Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di oncologia, melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell’Istituto tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, è stato un precursore nell’impiego di questa terapia. Con il Tocilizumab ha curato diversi pazienti.
Ne parlò la prima volta nel marzo del 2020. Oggi ci si può rallegrare per gli ottimi risultati raggiunti dopo la fase di sperimentazione? «Assolutamente sì, è infatti solo di poche ore fa la notizia che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha inserito il tocilizumab, un anticorpo monoclonale che blocca il recettore dell’interleuchina-6, usato anche per l’artrite reumatoide, tra i trattamenti indicati per i malati di Covid-19 in gravi condizioni, in associazione ai corticosteroidi».
Le parole dell’esperto: l’intervista del dottor Ascierto a ‘Today’
L’esperto ha spiegato che «la decisione è arrivata sulla base dell’analisi dei dati di oltre diecimila pazienti coinvolti in 27 studi clinici. Che hanno mostrato una riduzione delle morti del 13% rispetto alle cure standard e del 28% delle probabilità di essere sottoposti a ventilazione meccanica. Il nostro studio Tocivid-19, nel suo piccolo, aveva già osservato questo trend». Nello specifico come agisce il farmaco somministrato ai pazienti con Covid-19? «Il tocilizumab è un anticorpo monoclonale IgG1 che agisce bloccando il recettore dell’interleuchina 6, una citochina particolarmente espressa durante l’iperattivazione del sistema immunitario. Questo farmaco, approvato in Italia per l’artrite reumatoide, viene comunemente utilizzato dagli oncologi nel trattamento degli effetti collaterali degli anticorpi bispecifici. E dagli ematologi per gli effetti collaterali da CAR-T, che possono determinare la cosiddetta Cytokine release syndrome (CRS)».
Nello specifico il dottor Ascierto ha illustrato l’impiego: «Quando utilizziamo l’immunoterapia contro i tumori, noi stimoliamo il sistema immunitario che si attiva e produce tante sostanze che servono ad uccidere le cellule tumorali ma che producono anche un’infiammazione forte. A volte queste sostanze prodotte in maniera eccessiva causano quella che viene chiamata tecnicamente “tempesta citochinica” che dà alcuni effetti collaterali. Tra questi effetti collaterali c’è anche una sindrome da distress respiratorio molto simile a quella del Covid-19: questo perché anche nel distress respiratorio del Covid-19 c’è un’iperattività del sistema immunitario che è dovuta ad una reazione al virus e che determina una tempesta di citochine. Una di esse, l’interleuchina 6, sembra essere quella più importante perché determina shock ipotensivo, distress respiratorio e altro. E il Tocilizumab agisce proprio contro questa interleuchina 6». Leggi anche l’articolo —> Covid, Pfizer chiede autorizzazione per la terza dose: cosa dice lo studio