Tokyo 2020, atletica, l’Italia in finale nella staffetta 4×100 maschile. Un’altra bella soddisfazione per gli Azzurri, che continuano a brillare alle Olimpiadi: è arrivata la qualificazione alla finale nella 4×100 maschile. Il quartetto, composto da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Fostine Desalu e Filippo Tortu, ha agguantato un terzo posto nella batteria, ottenendo così il pass con il tempo di 37”95. Ed è nuovo record italiano (il precedente era 38”11 e prima volta sotto i 38”). Male invece per la staffetta femminile, che nonostante il risultato di 42”84, è stata tagliata fuori.
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Staffetta 4×100 maschile in finale con record italiano
In fatto di atletica l’Italia sta scrivendo la storia alle Olimpiadi di Tokyo. Si continua a sognare alla grande. La staffetta della 4×100 maschile si gioca la finale, con l’obiettivo di portare a casa l’agognato oro. Il quartetto composto da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Fostine Desalu e Filippo Tortu è riuscito a fermare il cronometro in 37”95. I giovani hanno così strappato il terzo posto nella batteria e con esso il pass per la finale. Meglio dei nostri le nazionali di Cina e Canada (entrambe con 37”92). Eliminati invece gli Usa, che hanno fatto 38”10. Marcell Jacobs, dopo la qualificazione della 4×100 per la finale con il nuovo record italiano, ha fame di medaglie: «Visto che abbiamo fatto grandi cose, sogniamo anche per domani. Siamo un gruppo super unito, lavoriamo insieme da tanti anni e ci eravamo preparati per conquistare la finale», ha detto il giovane. L’atleta ha detto qualcosa anche sulle accuse di doping mosse nei suoi confronti: «Le polemiche non mi toccano assolutamente, neanche gli rispondo perché gli darei soltanto importanza. So che sono arrivato qui facendo tanti sacrifici, tanto lavoro, sconfitte e delusioni. Mi sono sempre rialzato e rimboccato le maniche. Sono arrivato fin qui solo con il duro lavoro».
In merito alle parole di Bolt che ha posto l’accento sulle scarpe, Jacobs ha detto: «Le scarpe sono praticamente identiche l’una con l’altra, ho fatto apposta dei test con l’optojump sui 60 metri tra scarpe vecchie e nuove. In realtà è più una sensazione che la scarpa in sé. Dai dati non abbiamo visto nessuna grande differenza: velocità, frequenze, sono le stesse. È più su come riesci ad adattarti alla scarpa, tutto qui».
Niente da fare invece per quella femminile
Il nuovo record italiano invece non è stato sufficiente alla staffetta della 4×100 femminile per accedere alla finale. Il quartetto composto da Irene Siragusa, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana hanno concluso la gara con un tempo di 42”84, primato italiano della specialità. Leggi anche l’articolo —> Marcell Jacobs accusato di “doping tecnologico” per le sue scarpe