Le affermazioni del sottosegretario all’Economia, il leghista Claudio Durigon, hanno provocato una mezza rivolta in Parlamento. Per tutti i partiti, eccetto la Lega che ancora non si è espressa, deve fare un passo indietro o rischia una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Tutto è nato a seguito della richiesta del sottosegretario leghista di cancellare i nomi di Falcone e Borsellino dal parco centrale di Latina. Secondo Durigon, il parco della città laziale «deve tornare a essere quel parco Mussolini che è sempre stato». (Continua a leggere dopo la foto)
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Le affermazioni del sottosegretario Durigon
Le affermazioni del sottosegretario leghista hanno scaldato gli animi in Parlamento. La richiesta di Durigon è stata quella di cancellare i nomi di Falcone e Borsellino dal parco centrale di Latina, un tempo “Parco Arnaldo Mussolini”. Durante un comizio tenuto con il segretario della Lega Matteo Salvini, Durigon ha sottolineato la necessità della città di Latina di non cancellare la propria storia. Per tale motivo, il sottosegretario ha proposto di cancellare i nomi dei due magistrati antimafia e riportare all’origine l’intitolazione del parco cittadino, cioè al fratello minore di Benito Mussolini.
L’attacco di Giuseppe Conte e degli altri ministri
L’ex premier Giuseppe Conte e leader del M5S, durante un’intervista a Il Fatto Quotidiano, ha duramente attaccato Claudio Durigon. “È aberrante voler cancellare anni di lotta alla mafia e il sacrificio dei nostri uomini migliori, per giunta allo scopo di restaurare il ricordo del regime littorio”, ha affermato l’ex premier. Il Movimento Cinque Stelle si è mosso in prima linea annunciando una mozione di sfiducia, e in Parlamento ha trovato tanti alleati.
“Voterò la mozione di sfiducia a Durigon presentata dal M5S. Perché l’antifascismo è un valore fondante la Repubblica”, ha scritto su Twitter Elio Vito, deputato di Forza Italia. Sia a destra che a sinistra, il Parlamento si mostra compatto nel denunciare le affermazioni del sottosegretario leghista. Anche LeU si è detta pronta a votare la mozione di sfiducia. “Sono pronto a votare la mozione di sfiducia nei suoi confronti”, afferma il senatore di LeU Francesco Laforgia. C’è anche chi critica il silenzio del premier Mario Draghi: “Mentre continua il silenzio del presidente Draghi, si chiedono le dimissioni del sottosegretario Durigon dal governo”, ha scritto in una nota il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Un fronte compatto, quello del Parlamento, che richiede a gran voce le dimissioni del sottosegretario della Lega. In tutto questo, per il momento, è da registrare il silenzio di Matteo Salvini.