L’Inps non considera più in malattia chi è costretto alla quarantena per contatto con un positivo al Covid. In pratica, chi si ritrova a casa in isolamento potrà perdere fino a metà dello stipendio, dal momento che si possono fare fino a 14 giorni di quarantena. Il presidente Tridico in una nota: “Il legislatore non ha previsto un nuovo stanziamento per prorogare la tutela della quarantena”.
Inps Quarantena Covid
Con una nota del 6 agosto 2021, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha fatto chiarezza sulle tutele destinate ai lavoratori fragili. L’Inps ha dato il via libera allo smart working fino al 31 ottobre 2021. L’assenza dal lavoro per quarantena, d’altro canto, resterà equiparata al ricovero ospedaliero soltanto fino al 30 giugno. L’Inps, si legge nel messaggio, “procederà al definitivo riconoscimento degli importi dovuti per il 2020. Basandosi sulle certificazioni attestanti la quarantena con isolamento fiduciario redatte dai medici curanti, anche nei casi in cui non sia stato possibile reperire alcuna indicazione sul provvedimento emesso dall’operatore di sanità pubblica”.
Fino al 30 giugno 2021
Questo avverrà sino a giugno 2021 poiché per quest’anno “il legislatore non ha stanziato nuove risorse” e quindi “l’indennità non potrà essere erogata anche per gli eventi avvenuti nell’anno in corso”. L’Inps aggiunge che “riguardo ai lavoratori fragili, la cui assenza dal lavoro è equiparata a ricovero ospedaliero (art. 26, c. 2 d.l. 18/2020), l’Istituto erogherà la prestazione relativamente ad eventi del 2020 e solo per quelli verificatisi fino al 30 giugno 2021”.
Il rischio, ovviamente, è che i lavoratori che sono entrati in contatto con un caso positivo da Covid-19, e che pertanto dovrebbero sottoporsi a quarantena, evitino di farsi segnalare alle Ausl. E che quindi i casi di contatto e di potenziale contagio non vengano sventati. >> Tutte le news di UrbanPost