Matteo Salvini ha partecipato ad Agorà, in onda ieri 24 agosto, su Rai 3. Il leader della Lega ha sottolineato che il vaccino non dovrebbe diventare obbligatorio. Per lasciare agli italiani la libertà di scelta ha proposto di rendere gratuiti i test salivari. Decisamente contrario Roberto Gualtieri, che vede la proposta di Salvini come un incentivo a non vaccinarsi. Anche il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è deciso a non rendere gratuiti i test. Decisione che indirettamente porta ad un obbligo soprattutto verso gli insegnanti e il personale scolastico che in questo modo, non avrebbero un’alternativa sensata.
Test salivari gratuiti: la proposta di Salvini, arriva subito il no di Gualtieri e Bianchi
Ancora tutelati per fortuna, gli studenti, che non hanno l’obbligo vaccinale per il rientro nelle aule. Molte regioni si sono attrezzate per tutelare i più giovani. Nella regione Lombardia, ad esempio, i ragazzi dai 6 ai 19 anni hanno diritto a due tamponi antigenici gratuiti ogni mese nelle farmacie. Ora che l’idea dell’obbligo vaccinale sta prendendo sempre più piede, c’è comunque chi difende la libertà individuale. Una libertà non del tutto garantita. Gli insegnanti per esempio che decidono di non vaccinarsi dovranno sottoporsi al test ogni due giorni, pagando ogni volta una cifra improponibile. Una soluzione piuttosto discriminatoria.
Matteo Salvini, ospite ieri di Agorà ha fatto una proposta per rendere la vita meno complicata a chi non si vuole vaccinare. “L’obbligo vaccinale non c’è in nessun Paese europeo. Anzi, in tanti Paesi europei non esiste neanche il green pass. Gli italiani al 70% si sono già vaccinati, senza obblighi e senza droni. La soluzione sono i test salivari gratuiti, questa sarà la richiesta della Lega appena riapre il Parlamento il 7 settembre quando arriveranno in conversione i decreti”.
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Il no di Gualtieri e Bianchi alla proposta della Lega
Roberto Gualtieri, candidato sindaco del centro sinistra a sindaco di Roma, ospite anche lui ad Agorà, ha espresso la sua visione opposta a quella del leader del Carroccio. “Sul tampone è giusto il prezzo calmierato e la gratuità per chi non ha alternative al vaccino. È comunque una gratuità virtuale perché attraverso la Stato pagano i cittadini.” Inoltre Gualtieri ribadisce che rendere il tampone gratuito sarebbe impensabile “perché lo Stato sovvenzionerebbe chi non si vuole vaccinare. Il Governo si sta muovendo in modo saggio in una situazione difficile, nessun paese ha la bacchetta magica”.
Anche Patrizio Bianchi non vuole prendere in considerazione la possibilità di rimborsare i tamponi a tutto il personale scolastico non vaccinato. I sindacati hanno chiesto questa mattina di andare incontro a chi non si vuole vaccinare, perché non è possibile sostenere le spese per un tampone ogni due giorni. Il test però resterà a carico degli insegnanti: il ministero non è disposto a rivedere le norme.>>Tutte le notizie