Il primo incontro tra i vertici Ita e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, concluso ieri nella sede romana di via dell’Arte, è stato un dialogo “con luci e ombre”, secondo il segretario Uiltrasporti Claudio Tarlazzi. I sindacati chiedono la partecipazione del governo nella vertenza. Tra i nodi principali, i nuovi contratti dell’ex Alitalia ma soprattutto il numero di lavoratori che Ita è pronta ad assumere: sono 2800, contro gli oltre 10mila attualmente in forza in Alitalia.
Ita – Alitalia: nodo assunzioni
Da ieri Alitalia ha cessato di emettere biglietti per voli dopo il 15 ottobre, quelli di Ita non si possono ancora comprare. Ita partirà con 52 aerei e 2800 dipendenti. In futuro, nel 2025, la nuova compagnia aereo figlia di Alitalia potrebbe poi arrivare fino a 6mila assunti. Dal 26 agosto Ita avvierà una campagna di raccolta di candidature per le figure professionali provenienti da Alitalia da inserire successivamente nelle varie aree operative di Ita.
Ma l’Ue non vorrà che i nuovi assunti Ita siano solo ex dipendenti di Alitalia: i criteri del bando di assunzione non potranno essere una riassunzione automatica di ex Alitalia e neppure a chiamata diretta. Dovranno essere aperti a tutti coloro che sono in cig o disoccupati provenienti da diverse compagnie. “Noi chiediamo che tutti i lavoratori di Alitalia vadano in Ita”, ha detto Cleofe Tolotta, Usb trasporti, al termine dell’incontro coi vertici di Ita.
Confermato lo sciopero Alitalia del 24 settembre
I sindacati confermano quindi lo sciopero del trasporto aereo annunciato per il 24 settembre 2021. Domani inoltre i sindacati confederali invieranno una lettera al Governo per chiedere un suo coinvolgimento nella vertenza con Ita. “Abbiamo stigmatizzato l’uscita di Ita dall’associazione datoriale che applica il contratto collettivo nazionale, una cosa paradossale fatta da una società che è controllata dallo Stato, e che va contro le norme del decreto rilancio”. Così Fabrizio Cuscito, segretario di Filt Cgil, al termine dell’incontro a Roma.
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Distanze importanti
”E’ stato un incontro con luci e ombre. All’illustrazione del presidente e alla disponibilità a scrivere insieme le regole per far funzionare la nuova compagnia Ita devono essere conseguenti delle azioni e le distanze che abbiamo registrato sono molto importanti sul profilo industriale e occupazionale“. Così il segretario Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi. “Anche sulla parte contrattuale, i diritti dei lavoratori e le questioni retributive ci sono molto distanze visto che Ita è uscita da Assaereo – aggiunge – esprimendo la volontà di negoziare al proprio interno il contratto di lavoro dei dipendenti a quel punto confrontandolo con quello che si riesce a fare prima del 20 settembre ma a quel punto scegliendo la condizione migliore, vuole tenersi le mani libere sull’aspetto contrattuale. Per noi è una condizione inaccettabile”. >> Tutte le news di UrbanPost