37enne muore in un incidente in moto. Andrea Campana è morto il 15 settembre scorso a seguito di un incidente nei pressi di Cesena. La compagna, a seguito della grave perdita del compagno, per cercare conforto a questo dolore immenso, ha deciso di organizzare un matrimonio simbolico durante il funerale della vittima. (Continua a leggere dopo la foto)
37enne morto in incidente in moto a Cesena, la compagna organizza il loro “matrimonio” al funerale
Andrea Campana, 37enne, è morto lo scorso 15 settembre in seguito ad un incidente in moto. Il giovane viaggiava a bordo del suo scooter, sulla circonvallazione di Pioppa, nei pressi di Cesena, quando si è scontrato frontalmente con un’auto. La compagna, in occasione dell’ultimo saluto, ha deciso di celebrare un matrimonio simbolico per essere legata a lui anche dopo la morte. Giuseppina ha voluto celebrare un “matrimonio spirituale”, per poter essere legata ad Andrea anche dopo la loro morte.
La cerimonia è stata molto sentita. La chiesa era piena e chi non è riuscito ad entrare ha aspettato di porgere l’ultimo saluto alla bara all’esterno. Per la celebrazione della loro unione, Giuseppina ha voluto realizzare un bouquet nuziale che ha poi lasciato accanto alla bara. In chiesa è stato portato il ramo di una pianta di kiwi che Andrea aveva coltivato. Lo scopo del gesto è stato quello di dimostrare che l’esistenza del 37enne, per quanto breve, aveva comunque dato i suoi frutti.
La celebrazione del “matrimonio spirituale”
Il parroco Jacek Kusiak ha celebrato il matrimonio, visibilmente commosso. Il sacerdote ha letto durante l’omelia la lettera che la compagna Giuseppina aveva scritto per Andrea prima del tragico incidente. L’intenzione iniziale era quella di dedicargliela il giorno del loro matrimonio. “L’amore supera ogni confine. Vi dichiaro marito e moglie per sempre. Andrea sarà per sempre la tua anima gemella”, ha detto il parroco Jacek Kusiak durante la cerimonia. Andrea e Giuseppina sono genitori della piccola Aurora, di appena 11 anni. Il matrimonio non ha alcun valore giuridico, né per la legge né per la Chiesa, eppure racchiude in sé un significato simbolico molto profondo.