Matteo Messina Denaro Tg2 mostra immagini inedite – Venerdì 1 ottobre 2021. La Polizia sta eseguendo decine di perquisizioni in Sicilia per individuare dove si nasconde il boss numero uno di Cosa Nostra latitante dal 1993. Come riporta l’Ansa nei controlli, disposti dalla Dda di Palermo, sono impegnati oltre 150 agenti delle squadre mobili di varie città, col supporto degli uomini del Servizio centrale operativo e dei reparti prevenzione crimine di Sicilia e Calabria. Attenzione particolare alle famiglie mafiose trapanesi e agrigentine.
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Matteo Messina Denaro, il Tg2 mostra il volto in un video: perquisizioni in Sicilia
Messina Denaro è il boss del mistero ricercato in tutto il mondo per associazione mafiosa, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto. L’uomo del mistero, imprendibile, perché ha sempre potuto contare su una fitta rete di protezione nel Trapanese. Negli anni non poche notizie si sono diffuse per poi smorzarsi: c’è chi ha parlato di Dubai, chi del Marocco; per qualcun altro l’uomo è sempre rimasto in Sicilia; alcuni sostengono che possa addirittura essere morto. Secondo l’ultima relazione della Dia, Messina Denaro “costituisce ancora la figura criminale più carismatica della mafia trapanese”. Nonostante la latitanza rimane comunque lui il principale punto di riferimento per decidere le questioni di maggiore interesse dell’organizzazione criminale. La Dia però ha sottolineato che “benché ‘u siccu’ continui a beneficiare della fedeltà di molti sodali, non mancano segnali d’insofferenza. Alcuni affiliati sarebbero infatti insoddisfatti di una gestione di comando troppo impegnata a curare la sempre più problematica latitanza del boss, anche in ragione della costante azione investigativa in larga parte volta a colpirne la rete di protezione”. Vicini dunque ad un punto di svolta?
Le uniche immagini dal 1993
Ieri il tg2 delle 20:30 ha trasmesso un video in cui si vede l’immagine del volto del numero uno di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, ripreso da una telecamera di sicurezza. Immagini che risalgono al dicembre del 2009, le uniche che gli investigatori hanno dal 1993, come ha spiegato il servizio. I fotogrammi sono stati registrati da una telecamera in strada in provincia di Agrigento. Il video è in possesso degli investigatori della Direzione centrale anticrimine della Polizia. Leggi anche l’articolo —> Maurizio Costanzo a “Oggi è un altro giorno”: «L’attentato nel ’93? Le regole della Mafia»