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Ancora non è uscita, già è polemica: Di Maio con la sua biografia fa infuriare i librai. La gaffe clamorosa

21/10/2021 15:22 - Aggiornamento 21/10/2021 15:45

Ancora non è uscito, già è polemica. Luigi Di Maio ha scritto un libro dal titolo “Un amore chiamato politica. La mia storia e tutto quello che ancora non sapete”, che sarà disponibile dal 26 ottobre prossimo. Il volume, edito da Piemme, ripercorre gli aspetti meno noti della carriera politica e della vicenda umana dell’attuale ministro degli Esteri. L’ex leader del M5s pare abbia già battuto un record: uno scivolone clamoroso, ancor prima della messa vendita del tomo. Una gaffe che avrebbe fatto montare su tutte le furie gli stessi librai, secondo quanto riferiscono alcuni quotidiani, come “Il Giornale” e “Il secondo dell’Italia”.

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Ancora non è uscita, già è polemica: Di Maio con la sua biografia fa infuriare i librai

Dopo Alessandro Di Battista, Rocco Casalino e Danilo Tonninelli, anche Luigi Di Maio ha dato alle stampe un libro, una sua biografia. I dettagli a riguardo ancora non sono noti, ma dalla lettura della quarta di copertina si può intuire qualcosa: “Quello che si legge nelle pagine di questo libro è un Luigi Di Maio inedito, capace di tenere insieme il saggio politico e il racconto autobiografico: i valori di riferimento, i dubbi maturati, le paure più recondite, le vittorie e le sconfitte più eclatanti, la voglia di rivincita di un ragazzo del sud, gli errori che non ripeterebbe”. A questo si aggiungerebbero retroscena sui governi Conte I e II e l’attuale esecutivo Draghi, che potrebbe stuzzicare la curiosità di qualcuno. Ancor prima dell’uscita il ministro però sarebbe inciampato in una gaffe.

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Lo scivolone clamoroso ai nastri di partenza

“Dopo quasi dieci lunghissimi anni, vissuti con la massima intensità, ho deciso di scrivere il mio primo libro. In queste pagine spero di riuscire a trasmettervi con chiarezza il mio punto di vista, raccontando dettagli inediti degli eventi che hanno segnato la storia politica del nostro Paese nell’ultimo decennio. Ci sarà tanto di me, della mia storia, ma anche dell’evoluzione del MoVimento, delle dinamiche di governo. Ma non voglio anticiparvi altro”, ha detto il grillino, annunciando l’imminente uscita. “Martedì prossimo, il 26 ottobre, sarà in libreria. Qui intanto, se volete, potete pre ordinarlo”, ha poi aggiunto Di Maio. Con “qui” il politico alludeva ad Amazon, come stava ad indicare il link di rimando al celebre portale di e-commerce, ritenuto “nemico” delle librerie fisiche. Un dettaglio, come scrive “Il Giornale”, che ha irritato l’Associazione Italiana Librai (ALI).

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Di Maio libro in uscita il 26 ottobre: la rabbia del Presidente di Ali Confcommercio, il motivo in un comunicato

In un duro comunicato, il Presidente di Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini, ha scritto: «L’Italia è un paese strano nel quale tutti invocano attenzione per i negozi di vicinato ma poi appena possono usano il click per gli acquisti. E più click significano meno negozi. Troppo spesso in questi anni da presidente dell’associazione librai ho assistito a tanti proclami di intellettuali, di scrittori ma soprattutto di politici che si sono dichiarati pronti a fare di tutto per sostenere la vendita del libro attraverso i canali tradizionali. Proclami a cui non sono seguiti atti concreti». Poi l’affondo: «Questa contraddizione così stridente è parsa ancora più evidente considerato che oggi lo stesso Ministro Luigi Di Maio invita con un post i suoi followers a pre-acquistare sul web il suo libro di prossima uscita, disattendendo gli impegni assunti con le imprese e il suo elettorato, come se le copie pre-vendute non impattassero sull’economia delle librerie, e dimenticandosi che anche le librerie possono pre-ordinare il suo volume».

Di Maio libro suo nella polemica: «Quando vuole, per un confronto sul tema, ci siamo»

Da qui una proposta, che sembra più un guanto di sfida: «Raccogliendo soprattutto le sollecitazioni e le riflessioni di molti miei colleghi, credo che le prime cose da fare siano due: denunciare l’incoerenza e chiedere al mondo editoriale di usare di più il marketing della vendita fisica e meno quello della prevendita virtuale. Certi di poter dare un contributo per una lettura più attenta di questo fenomeno al Ministro, lo invitiamo sin d’ora – quando vuole – a partecipare a un nostro Consiglio. Speriamo che accetti questo sano e aperto confronto sul tema». Di Maio come si comporterà? Al momento non c’è stata alcuna replica. Leggi anche l’articolo —> Manovra, scontro durissimo tra Draghi e Franceschini: “Basta”, è la prima volta che succede

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