Nelle principali trasmissioni tv, da “Mattino cinque” a “Quarto Grado”, passando per “Storie Italiane”, si continua a parlare del caso di Laura Ziliani, l’ex vigilessa prima scomparsa e poi trovata morta in Val Camonica. Un testimone ha riferito di aver visto Mirto e le figlie della vittima trasportare un materasso. Intanto le indagini proseguono e la pista satanica prende sempre più corpo: nella ormai nota casa colonica pare sia presente la firma di Mirto.
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Laura Ziliani news sulla pista satanica, il sindaco di Temù: «Nella casa colonica c’è la firma di Mirto»
«È impossibile che l’abbiano messa nel materasso». Così un vicino di Laura Ziliani che vuole rimanere anonimo a “Mattino Cinque“. L’uomo ha dichiarato di aver visto Mirto, insieme alle figlie dell’ex vigilessa, Silvia e Paola, trasportare in auto alcuni materassi. Lo stesso esclude però che lì dentro ci potesse essere il corpo dell’ex vigilessa di Temù. La tesi sostenuta dal vicino di casa è questa: «L’hanno portata via di notte». Intanto si insiste sulla pista delle messe nere, che potrebbe essere legata al caso. Il sospetto è che Mirto, il fidanzato di una delle figlie, tra gli indagati per il delitto, possa far parte di una setta satanica. “Storie Italiane” ha sentito il sacerdote di Temù che alle telecamere ha detto di non aver mai visto e conosciuto il giovane: «Io non penso ci siano cose di questo genere non ho mai visto Mirto, non sapevo che faceva le messe nere. Le ragazze invece le conoscevo, erano intelligenti ma molto chiuse di carattere se le incontravo e le salutavano non è che mi rispondessero. La terza sorella invece è molto legata alla chiesa è molto servile, saluta tutti». Il curato ha ricordato un episodio particolare: «Una volta mi ha detto che le sorelle erano delle bugiarde e aggiunse dicendo che avrebbero dovuto dire che erano state loro ad uccidere la mamma». Nella casa colonica però, come ha dichiarato il sindaco, intervenuto in diretta, ci sarebbe la firma di Mirto: «Sembra certo che potrebbe essere stato partecipe a queste messe nere».
Il movente delle figlie e del giovane
Sempre il sindaco di Temù, ma a “Quarto Grado”, ha ribadito quello che secondo lui sarebbe stato il movente del delitto: «Il movente principale resta quello economico sebbene questa scoperta da parte della madre potrebbe aver influito su attriti precedenti, relativi alle divisioni patrimoniali che Laura aveva in mente, e magari cambiato i rapporti famigliari. Alla fina la madre giudicava Mirto non il fidanzato di una figlia, ma un brutto partito che voleva manipolare le figlie», ha spiegato Giuseppe Pasina. Leggi anche l’articolo —> Laura Ziliani, ipotesi pista satanica: il dettaglio della rasatura dei capelli