Continua a crescere la tensione tra Russia e Ucraina: le autorità ucraine hanno accusato i filorussi di una sparatoria avvenuta contro un asilo nei pressi di Stanytsa Luhanska, che ha causato il ferimento due insegnanti. Proprio quando sembrava che si fosse arrivati a un accordo diplomatico, quindi, le carte in tavola cambiano. Da una parte, infatti, i separatisti appoggiati da Mosca attivi sul territorio hanno accusato Kiev di aver aperto il fuoco ben quattro volte nelle ultime 24 ore. Dall’altra, l’Ucraina punta il dito contro la Russia per gli spari contro l’asilo e otto violazioni del regime di cessate il fuoco tra le quali due con l’uso di armi vietate dagli accordi di Minsk. Una cosa, quindi, sembra chiara: la tregua è ancora lontana.
Ucraina sparatoria contro un asilo: feriti due insegnanti
Secondo quanto riportato dal comunicato diffuso, alle ore 9:94 di questa mattina sarebbe iniziato il bombardamento con colpi di artiglieria diretti verso l’asilo. In quel momento, al suo interno, oltre agli insegnanti erano presenti anche alcuni bambini che, però, sarebbero rimasti illesi. L’edificio, invece, ha subìto ingenti danni. Ora i dipendenti del Servizio di emergenza statale (GCH) di Stanytsia Luhanska sono andati sul luogo dell’incidente. Contemporaneamente, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea (OSCE) ha registrato, negli stessi minuti, altri bombardamenti lungo la linea di contatto nell’Ucraina orientali.
Stando alle immagini satellitari del confine russo-ucraino, pare che la Russia abbia ritirato alcune attrezzature militari, ma anche che siano arrivati altri mezzi, e che l’esercito di Mosca abbia schierato sia nuovi soldati che materiale lungo la frontiera. A riportarlo è l’agenzia Reuter, che tuttavia ha ammesso di non aver potuto certificare le circostanze in maniera indipendente. Le fotografie, infatti, sono state raccolte da un’azienda privata statunitense, la Maxar Technologies. In ogni caso, comunque, è ormai ovvio che la tensione non sembra essere destinata ad allentarsi in tempi brevi. “Speriamo per il meglio ma siamo pronti al peggio“, ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “La diplomazia non ha ancora detto la sua ultima parola e questo è buono. Abbiamo ancora speranza che la pace prevarrà. Apprezzo gli sforzi di tanti leader per l’impegno con entrambe le parti per trovare una soluzione diplomatica”, ha aggiunto poi. >> Tutte le notizie di UrbanPost
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