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Svizzera pronta a rompere la sua storica neutralità: valuta sanzioni alla Russia

28/02/2022 11:02 - Aggiornamento 28/02/2022 11:06

La Svizzera rompe la sua storica neutralità: sta valutando sanzioni contro la Russia. Secondo quanto riportato da «SkyTg24» è molto probabile che il Paese si allinei con la posizione assunta dai Paesi dell’Ue: la decisione definitiva è attesa per oggi pomeriggio, lunedì 28 febbraio 2022.

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Ignazio Cassis

Svizzera pronta a rompere la sua storica neutralità: valuta sanzioni alla Russia

La Svizzera potrebbe mettere da parte la sua storica neutralità e decidere di unirsi alle sanzioni decise dell’Ue contro la Russia, in seguito all’invasione dell’Ucraina. A dare l’annuncio nella giornata di domenica il presidente della Confederazione elvetica, Ignazio Cassis, che ha definito questo scenario “molto probabile”. La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha fatto sapere, secondo quanto riferito da media elvetici, che la scelta sarà fatta e resa nota entro oggi. La Svizzera potrebbe dunque congelare alcuni beni russi: una svolta importante e per certi versi storica. Per evitare una situazione ambigua, simile a quella della Seconda Guerra Mondiale, quando la Svizzera continuò a intrattenere rapporti economici con la Germania di Hitler, Ginevra prende posizione.

Ignazio Cassis

Cosa aveva fatto finora

Fino a sabato la Svizzera aveva assunto un mood piuttosto prudente nei confronti delle mosse del presidente Putin. Il governo si era limitato a formulare una «black list comprendente circa 300 cittadini russi e 4 banche» a cui aveva imposto il divieto di intrattenere rapporti d’affari. Ad ogni modo, citato dalla Reuters, Ignazio Cassis ha affermato che si è detto disponibile a muovere la diplomazia per il raggiungimento di un armistizio. Intanto c’è grande attesa per i negoziati: Russia e Ucraina oggi si confronteranno in Bielorussia. Leggi anche l’articolo —> Si fa saltare in aria per frenare l’avanzata russa: chi era il giovane ucraino ora eroe nazionale