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Il Cristo di Leopoli portato in un bunker: non accadeva dalla Seconda Guerra Mondiale [VIDEO]

07/03/2022 11:58 - Aggiornamento 07/03/2022 12:01

La statua del Cristo Salvatore della cattedrale armena di Leopoli, in Ucraina, è stata trasferita in un bunker. A darne la notizia su Twitter Tim Le Berre, specializzato nella protezione dei beni culturali in zone di guerra. Era dalla seconda guerra mondiale, come ha spiegato il Comune, che non si procedeva ad un’operazione del genere. Il crocifisso è di epoca medioevale. La decisione è stata presa dalle autorità comunali, in cooperazione con le realtà del territorio, per proteggere il patrimonio architettonico e artistico della città in caso di attacco da parte delle forze russe.

cristo leopoli

Il Cristo di Leopoli portato in un bunker: non accadeva dalla Seconda Guerra Mondiale

La statua del Cristo Salvatore della cattedrale armena di Leopoli è stata rimossa, insieme ad altre opere d’arte della città, e portata al sicuro in un bunker. «L’ultima volta fu portata fuori durante la Seconda Guerra mondiale», ha spiegato Le Berre, che è specializzato in protezione dei patrimoni artistici in zone di conflitto armato, e ha postato la foto scattata dal fotografo freelance portoghese André Luís Alves. Un’immagine molto forte: qualcuno sui social l’ha paragonata alla Deposizione di Caravaggio. «Stiamo avvolgendo le sculture con teli ignifughi, lana di vetro, un alluminio speciale, e poi li mettiamo nei sacchi», ha rimarcato Lilia Onyschenko, direttrice del dipartimento per la protezione del patrimonio storico di Leopoli. «Questo non salva le statue se sono colpite direttamente, ma se ci fosse una potente onda d’urto non si romperanno in mille pezzi. Non sempre però è possibile smantellare questi monumenti, perché alcuni sono molto grandi», ha aggiunto l’esperta. Istantanee, video, che valgono più di tante parole.

«Ora si trova in un luogo sicuro», un’immagine che finirà sui libri di storia

«Abbiamo deciso di mettere il crocifisso in sicurezza perché così è stato deciso di fare in tutta la città, ogni oggetto storico deve essere protetto così come le persone. E ora il Cristo si trova in luogo sicuro», ha spiegato padre Jakub della Cattedrale armena di Leopoli all’inviata del «Corriere della Sera», Marta Serafini. Leggi anche l’articolo —>

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